19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Attenzione ai farmaci antalgici

Gli antidolorifici possono far diventare obesi, causare disturbi del sonno e ipertensione

I normali farmaci da banco contro i dolori, secondo un nuovo studio, possono far ingrassare, causare problemi nel dormire e ipertensione. Attenzione a quanti antidolorifici si assumono

Attenzione agli antidolorifici
Attenzione agli antidolorifici Foto: Shutterstock

REGNO UNITO – Se si ha l'abitudine di assumere antidolorifici da banco, per contrastare problemi come mal di testa (emicrania o cefalea), dolori muscolari o ossei, neuropatia diabetica e così via, attenzione perché, secondo un nuovo studio, si rischia di diventare obesi e avere difficoltà a dormire la notte. I dati raccolti dai ricercatori dell'Università di Newcastle mostrano che le persone che assumono regolarmente antalgici (o antidolorifici) e antinfiammatori come i farmaci a base di oppiacei e quelli cardio-metabolici, vanno incontro a tutta una serie di problemi.

Obesità e ipertensione
I risultati dello studio, guidato dalla dott.ssa Sophie Cassidy, hanno mostrato come le persone che assumono farmaci oppiacei e cardio-metabolici riportassero il 95% di tassi obesità, l'82% di aumento eccessivo della circonferenza della vita e il 63% di ipertensione, rispetto a coloro che assumevano soltanto farmaci cardio-metabolici. Per cui il sospetto che è siano appunto i farmaci antidolorifici a provocare questi problemi. In seguito a quanto scoperto, i ricercatori suggeriscono che questi farmaci per il dolore cronico dovrebbero essere prescritti per periodi di tempo più brevi, per limitare gravi complicazioni di salute. «Sapevamo già che gli oppiacei sono collegati alla dipendenza – spiega la dott.ssa Cassidy – ma questo studio ha anche riscontrato che i pazienti che assumono gli oppiacei hanno una salute peggiore, tassi di obesità molto più alti e, infine, i pazienti hanno riferito di dormire male».

Gli effetti degli oppioidi
I farmaci oppioidi agiscono al pari di un sedativo, che influisce sul sistema nervoso centrale, e non soltanto sul dolore in sé. Questo rende i pazienti meno attivi e, questi farmaci, hanno dimostrato di alterare la percezione del gusto incoraggiando la brama di zucchero e cibi dolci. Oltre a questo, ricordano gli autori, gli oppioidi sono altresì noti per peggiorare le apnee notturne, oltre a causare problemi di ipertensione. «Questi risultati aggiungono ulteriore peso alle richieste per prescrizioni di periodi più brevi per questi farmaci per il dolore cronico», ha sottolineato la dott.ssa Cassidy.

Lo studio
In questo studio, i cui risultati completi sono stati pubblicati sulla rivista PLOS ONE, il team di ricerca ha valutato l'interrelazione tra la malattia metabolica e quella cardiovascolare in oltre 133mila soggetti. Dei partecipanti sono poi stati misurati l'Indice di massa corporea (BMI), la circonferenza della vita, la pressione arteriosa. Oltre a ciò, si è fatto un confronto dei dati tra quelli di coloro che assumevano antidolorifici per il dolore cronico non oncologico e i farmaci cardio-metabolici, rispetto a coloro cui erano stati prescritti farmaci solo per il trattamento cardio-metabolico.