Il vaccino anti-meningite di GlaxoSmithKline protegge da 9 ceppi batterici
Un recente studio ha validato l’efficacia del vaccino MenB-4C di GlaxoSmithKline che pare essere efficace nella maggior parte dei ceppi batterici

La meningite spaventa sempre più persone perché i farmaci di uso più comune sembrano essere particolarmente inefficaci per contrastare la malattia. Abbiamo a disposizione alcuni vaccini che, tuttavia, non sempre funzionano perché le mutazioni batteriche sono molte. Ma da alcuni anni c’è una nuova speranza da un prodotto completamente innovativo ideato dagli esperti della GlaxoSmithKline. Il farmaco proteggerebbe da nove ceppi su dieci della malattia.
Adolescenti più a rischio
Il maggior rischio lo corrono gli adolescenti che sono più a contatto con batteri e in un periodo di grandi cambiamenti ormonali. Secondo alcune ipotesi sarebbero questi che renderebbero più sensibili i soggetti giovani. Tuttavia, un recente studio condotto da un team di esperti del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ritiene che una potente arma contro il meningococco di tipo B sia un prodotto della GlaxoSmithKline, il quale proteggerebbe da almeno nove ceppi batterici.
L’importanza della prevenzione
Siccome le cure sono molto complicate e difficilmente efficaci, l’unico rimedio per evitare la malattia è quello di fare prevenzione. La forma di meningococco B è in assoluto la più diffusa, ma il problema rimane anche con alcuni vaccini perché non coprirebbero tutti i ceppi batterici che causano la patologia. D’altro canto un vaccino, denominato MenB-4C o Bexsero, copre fino al 91% dei ceppi che causano la malattia nei bambini e nei giovani adulti. I risultati sono stati recentemente pubblicati si mSphere, una rivista open acces dell'American Society for Microbiology. Il vaccino, tuttavia, è disponibile nel nostro paese già da alcuni anni.
Gli studi contro l’efficacia
Ciò nonostante, per completezza di informazione, va sottolineato che uno studio condotto nel 2016 e pubblicato sul The New England Journal of Medicine, ha evidenziato come il vaccino non avesse offerto una copertura sicura. Dopo un ciclo di due dosi, infatti, solo due terzi dei soggetti vaccinati ha prodotto una risposta anticorpale adeguata. Infine, ricordiamo che, mediamente i casi di meningite in Italia sono inferiori a uno su centomila. È possibile controllare nel dettaglio, i dati riferiti dall’Istituto Superiore della Sanità.
[1] Immunogenicity of a Meningococcal B Vaccine during a University Outbreak
Nicole E. Basta, Ph.D., Adel A.F. Mahmoud, M.D., Ph.D., Julian Wolfson, Ph.D., Alexander Ploss, Ph.D., Brigitte L. Heller, B.S., Sarah Hanna, A.B., Peter Johnsen, M.D., Robin Izzo, M.S., Bryan T. Grenfell, D.Phil., Jamie Findlow, Ph.D., Xilian Bai, Ph.D., and Ray Borrow, Ph.D. N Engl J Med 2016; 375:220-228July 21, 2016DOI: 10.1056/NEJMoa1514866
[2] Updated Recommendations for Use of MenB-FHbp Serogroup B Meningococcal Vaccine — Advisory Committee on Immunization Practices, 2016 - Weekly / May 19, 2017 / 66(19);509–513
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