30 luglio 2025
Aggiornato 21:30
No al panico da meningite

Meningite, niente allarmismi i casi sono nella norma

Gli infettivologi della Simit, dopo la morte di una bimba di 6 anni a Rozzano dicono No agli allarmismi. I casi di meningite in Italia sono nella norma, per cui non ci sarebbe alcuna epidemia. Ecco perché

Meningite, niente allarmismi
Meningite, niente allarmismi Foto: Shutterstock

ROMA – Niente panico o allarmismi, i casi di meningite in Italia sono nella norma, ribadiscono gli infettivologi della Simit. «Il drammatico caso di meningite fulminante che ha colpito una bimba di 6 anni è purtroppo, dal punto di vista epidemiologico, un evento atteso, che riproduce una situazione tipica di questo periodo dell'anno. I mesi estivi hanno segnato, come previsto, un intervallo nella presentazione di nuovi casi. La meningite tende infatti a presentarsi più frequentemente dall'autunno alla primavera. Non vi sono segnali, al momento, di variazioni nella situazione epidemiologica che possano far pensare a uno stato inusuale di pericolo o giustificare allarmismi», interviene così sul recente caso di meningite fulminante che ha colpito una bimba di 6 anni deceduta a Rozzano, Massimo Galli, Presidente Simit e Ordinario presso l'Università degli Studi di Milano Direttore Divisione Clinicizzata di Malattie Infettive AO .
«Va inoltre ricordato – aggiunge Galli – che solo una piccola minoranza delle persone che albergano nella loro faringe (portano in gola) meningococchi o pneumococchi sviluppa una malattia invasiva: la grande maggioranza invece non s'ammala e resta del tutto asintomatica. L'assenza di informazioni sullo stato vaccinale della bambina colpita non consente di anticipare valutazioni specifiche. Tuttavia, la mancata inclusione delle vaccinazioni contro i meningococchi tra le vaccinazioni obbligatorie può essere stata causa di equivoci o sottovalutazione della loro importanza. Le vaccinazioni contro il meningococco sono fortemente raccomandate e offerte gratuitamente a tutti i nuovi nati: quella contro il meningococco B a partire dal terzo mese di vita, la anti-meningococco C o la quadrivalente contro i meningococchi A, C, W135 e Y al 13 mese. La copertura vaccinale per il meningococco C in Italia nei nati del 2014 è stata dell'80,67%, con importanti variazioni nelle diverse Regioni. Trascurare le vaccinazioni antimeningococciche perché non obbligatorie è sbagliato e porta a escludere i propri figli dal miglior strumento di prevenzione disponibile contro la meningite».