26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Fipronil

Uova con Fipronil, quello che devi sapere

Uova contaminate con l’insetticida Fipronil e i rischi per la salute. Cos'è il Fipronil e cosa accade se lo si ingerisce e le cure. I consigli per scegliere uova più sicure

Rischio per la salute con il Fipronil
Rischio per la salute con il Fipronil Foto: Shutterstock

Altro che mangiar sano, recentemente si è assistito a un serio pericolo per la nostra salute provocato da uova di gallina contaminate con il Fipronil. I prodotti avicoli sotto accusa sarebbero stati esporti in ben 15 paesi, Italia compresa. Come sempre, il tutto è stato originato da un’azienda Olandese priva di scrupoli che avrebbe utilizzato l’insetticida per più di un anno. I cui proprietari – sospettiamo – non consumino i loro prodotti. Ma cosa è accaduto a quelli che, al contrario, lo hanno fatto? Ecco tutti i rischi derivanti dal Fipronil.

Cos’è il Fipronil
Il Fipronil, conosciuto anche con il nome di Fluocianobenpirazolo è un insetticida di uso comune che molti di voi utilizzano di frequente per i propri animali. Esso, infatti, è l’ingrediente principe di vari prodotti antipulci come il famoso Advantix. La sua peculiarità è quella di agire nel sistema nervoso dell’insetto. La sua azione mirata impedisce il passaggio degli ioni cloruro attraverso il recettore del Glut-Cl e il recettore del Gaba. Una volta colpito, il parassita assiste a una super eccitazione dei suoi muscoli e dei nervi. La morte, tuttavia, non è immediata. L’insetto ha il tempo di tornare insieme alla sua colonia, avvelenando, indirettamente anche loro. Entro poche ore sono tutti morti.

Cosa accade se una persona ingerisce l’insetticida?
Prima di tutto è bene sottolineare che dipende dall’entità della contaminazione e dalla quantità di uova ingerite. Di conseguenza i sintomi possono essere molto vari e possono passare totalmente inosservati così come provocare segnali abbastanza allarmanti. Tra questi tensione muscolare, nervosismo, irritabilità, ipereccitazione e tremori. Moto raramente si possono presentare anche convulsioni. Va però precisato che i sintomi terminano non appena se ne sospende il consumo. Gli organi più a rischio effetti a lungo termine sono la tiroide, il fegato e i reni.

Cure
Al momento non esistono cure specifiche anche perché, ricordiamo, che l’insetticida è vietato negli allevamenti e sono permessi solo dosi minime in alcune sementi. In queste ultime, però, il dosaggio e minimo e l’utilizzo decisamente ridotto nel tempo. Pare che potrebbero essere utili dei lavaggi intestinali o dei purganti. Ma attualmente non esiste conferma in merito.

Come riconoscere le uova contaminate
Purtroppo non esiste un metodo sicuro se non quello di leggere l’etichettatura delle stesse uova. Nelle confezioni, infatti, viene espressamente indicato il luogo di origine dell’allevamento. A questo punto è chiaro che è d’obbligo scegliere quelle provenienti dal nostro paese che – per ora – sono più sicure. D’altro canto va detto che i produttori di biscotti, torte, prodotti salati o altri stabilimenti che adoperano uova potrebbero averle utilizzate senza che noi ne fossimo a conoscenza. Ricordiamo, infatti, che alcuni lotti sono arrivati nel nostro paese e, volente o nolente, qualcuno deve pur averli usati.

Leggere le etichette
L’etichettatura delle uova è obbligatoria ai sensi del Regolamento CE 2295 del 2003 e si trova nel guscio di ogni singolo uovo. «Le prime cifre indicate nell'etichettatura del guscio, risultano le più importanti e facilmente comprensibili al consumatore. Esse indicano il tipo di allevamento da cui provengono le uova e il paese di origine. Le cifre successive indicano la provincia e il comune di allevamento e l’allevamento specifico da cui proviene», spiegano gli esperti del Codacons. Se l’etichetta viene dall’estero la si riconosce subito: «La normativa è valida solo per la Comunità Europea: se la provenienza delle uova è di Paesi terzi, la dicitura sugli imballaggi sarà invece "sistema di allevamento indeterminato. Questo non deve preoccupare il consumatore italiano, poiché le uova consumate direttamente (uova fresche), di norma sono prodotte in Italia. L'Italia è un Paese esportatore di uova, quindi le uova comprate in Italia, salvo possibili rarissime eccezioni sono prodotte nel nostro Paese».

Il tipo di allevamento
Il tipo di allevamento viene indicato con cifre che vanno all’ 0 al 3. Il numero 0 indica l’agricoltura biologica, il numero 1 le uova da allevamento all’aperto, il numero 2 allevamento a terra e, infine, il 3 da allevamento in gabbia.

Lettere e cifre
Il tipo di allevamento viene seguito dallo Stato in cui vengono prodotte (e non confezionate). In questo caso è d’obbligo cercare la sigla IT che identifica l’Italia. Successivamente vi sono le cifre che indicano il Codice Istat – ovvero il comune in cui sono state prodotte – a seguire le lettere che indicano la provincia. Infine, si ottengono informazioni circa nome e luogo dell’allevamento.