25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Bibite diet o light

Le bevande dietetiche possono aumentare di 3 volte il rischio di ictus o demenza

Le bibite light o diet si è scoperto possono aumentare di ben tre volte il rischio di sviluppare la demenza o essere vittime di un ictus. Lo studio che mostra come gli edulcoranti non siano un'alternativa valida

Bevande light, possono aumentare il rischio di demenza e ictus
Bevande light, possono aumentare il rischio di demenza e ictus Foto: Shutterstock

BOSTON – Le cosiddette bevande dietetiche, o light o diet, sono scelte da coloro che vogliono bere una bibita ‘dolce’ o analcolica con poche calorie o che contengano un’alternativa allo zucchero. Ma queste bevande all’apparenza ‘più sane’, in realtà lo sono meno e, in più, possono essere più pericolose per la salute che non lo zucchero. A sostenere che le bibite light siano deleterie per la salute di cervello e cuore è un recente studio condotto dai ricercatori della Boston University School of Medicine, che hanno analizzato le abitudini alimentari riguardanti cibi e bevande di 4.372 adulti con un’età media di 45 anni. Lo studio è durato in tutto dieci anni, periodo in cui i partecipanti sono stati seguiti per osservare l’impatto della dieta e delle bevande sulla salute.

Anche poche fanno male
Rispetto a coloro che non bevevano bibite dietetiche o light, chi lo faceva aveva un significativo rischio di sviluppare la demenza o di essere vittime di un ictus. Nello specifico, i ricercatori hanno trovato che le persone che bevevano una o più bevande light avevano 2,9 volte maggiore rischio di sviluppare la demenza rispetto a chi non beveva. Allo stesso modo, chi beveva una o più bibite light al giorno aveva 3 volte maggiore rischio di subire un ictus.
«Il nostro studio – ha commentato il dottor Matthew Pase, ricercatore senior del dipartimento di neurologia della Boston University School of Medicine – dimostra la necessità di fare più ricerca in questo settore, dato che spesso le persone bevono bevande dolcificate artificialmente. Anche se non abbiamo trovato un’associazione di causa/effetto tra ictus o demenza e il consumo di bevande zuccherate, questo non significa certamente che siano un’opzione sana. il nostro consiglio – prosegue Pase – è quello di bere regolarmente acqua invece di bevande zuccherate o artificialmente dolcificate».

Non più un’alternativa sana
Considerati i risultati di questo studio e altri, gli esperti avvertono che i cibi e le bevande a basso contenuto calorico non devono più essere considerate come un’alternativa più sana. Le bevande diet poi hanno maggiori probabilità di creare problemi di salute rispetto alle loro controparti zuccherate. Secondo gli scienziati il problema sono proprio i dolcificanti artificiali, o edulcoranti come per esempio l’aspartame e la saccarina, che potrebbero influenzare negativamente i vasi sanguigni. Gli esperti fanno notare che i dolcificanti artificiali non si trovano soltanto nelle bevande light, ma ormai quasi dappertutto: per esempio anche nei farmaci e negli integratori di vitamine, di minerali e altri ancora. E poi nei dentifrici, nei chewing-gum eccetera. Per cui è importante leggere sempre bene le etichette.

Ricerche e risultati
Sulla rivista Stroke, dell’American Heart Association, dove è stato pubblicato lo studio è tuttavia stato specificato che il lavoro di Pase e colleghi non sono sicuri, in quanto si è studiato un piccolo campione della popolazione. Allo stesso modo, numerose ricerche condotte sugli effetti dei dolcificanti artificiali su problemi come diabete, sindrome metabolica, demenza e ictus hanno ottenuto risultati considerati incoerenti. Nonostante ciò, si legge in una nota, «Il crescente numero di studi epidemiologici che mostrano forti associazioni tra frequenti consumi di Artificially Sweetened Beverages [o ASB, bevande dolcificate artificialmente] e risultati vascolari, tuttavia, suggeriscono che potrebbe non essere ragionevole sostituire o promuovere le ASB come alternative più salutari alle Sugar-Sweetened Beverage [bevande zuccherate]. Entrambe le bevande analcoliche zuccherate e dolcificate artificialmente possono essere dannose per il cervello».