29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Pericolose mode e challenge

Hot Water Challenge, la nuova demenziale «sfida dell’acqua calda» che uccide

Ispirata da un video su YouTube sta dilagando una nuova demenziale e pericolosa challenge, o sfida. È la Hot Water Challenge, che si fa con l’acqua bollente. Diversi bambini e ragazzi ne sono stati feriti e una bimba è addirittura morta

Hot Water Challenge, la sfida dell'acqua bollente sta mietendo diverse vittime
Hot Water Challenge, la sfida dell'acqua bollente sta mietendo diverse vittime Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Qualcuno ricorderà la Ice Buckett Challenge, la sfida del secchio di acqua ghiacciata promossa per sensibilizzare sul problema della SLA, la malattia sclerosi laterale amiotrofica. Era una sfida ‘benefica’, e se vogliamo anche divertente. Ma, non si sa il perché, a volte qualcuno si sente in dovere di lanciare nuove sfide senza alcun senso e, peggio che mai, distruttive – si pensi per esempio alla recente Blue Whale. Ora, ispirata all’ennesimo video su YouTube, sta dilagando la Hot Water Challenge, che come denuncia il nome si fa con l’acqua bollente. E chiunque abbia un po’ di buon senso capisce già che ci troviamo di fronte a qualcosa di pericoloso. Eppure, negli Usa e in altri Paesi ci sono già stati dei casi di persone, o meglio ragazzi e bambini, che sono rimasti feriti. E una bambina di 8 anni è pure morta.

Ispirati, male…
A far conoscere questa pratica da incoscienti è un video, che poi è stato seguito da numerosi altri (come questo). La challenge, come intuibile può mettere a serio rischio la salute delle persone che ne siano vittime, nonché la vita. Oltre a deturpare il viso o altre parti del corpo, le ustioni che provoca l’acqua bollente, come si sa, possono uccidere. Per cui niente di più insensato può essere seguire questa ‘moda’.

I drammi
Una delle numerose vittime è per esempio Jamoneisha Merritt, una bambina di 11 anni di New York, che lunedì scorso è stata portata all’ospedale di Harlem con bruciature di secondo grado al viso, collo, spalle e al torace. Lei è stata una vittima del gesto sconsiderato dell’amichetta di 12 anni che le ha versato addosso l’acqua bollente mentre dormiva. La ragazza è stata subito svegliata dal forte bruciore, per poi rendersi conto di essere stata gravemente ustionata. Il fatto ancora più grave di questa ‘sfida’ e che l’acqua bollente deve essere versata addosso a delle vittime ignare di quanto sta per accadere loro. La madre della giovane Merritt ha dichiarato che la figlia oltre al dolore fisico che la fa stare molto male, è rimasta molto sconvolta emotivamente per via delle gravi ferite riportate al volto. «È molto triste, emotivamente è sconvolta, non capisce perché l’hanno fatto proprio a lei – commenta la madre – mi ha anche detto che a lei non piaceva questo gioco, e che già altre volte è successo ad altri ragazzi».
Altro caso, riportato dalla WBTV, riguarda un ragazzino di 10 anni della Carolina del Nord. Si chiama Wesley Smith e anche lui è stato vittima dell’assurda Hot Water Challenge. Insieme al fratellastro maggiore ha provato a ‘giocare’ alla sfida dell’acqua calda, soltanto che ne ha ottenuto di passare diverse settimane nel Centro per Ustionati di Winston Salem. Le ustioni riportate da Wesley sono risultate molto gravi e il ragazzino avrà bisogno di molti interventi e innesti di pelle per riparare ai danni subiti.

Una bambina muore
Oltre alle ustioni, che possono rovinare per sempre una persona, in tutta questa faccenda c’è già stata anche una morte. Si tratta di una bambina di 8 anni, Ki’ari Pope di Boynton Beach in Florida. La piccola è morta tragicamente lunedì scorso a seguito delle complicazioni occorse dopo che aveva bevuto ‘per sfida’ dell’acqua bollente. Nel mese di marzo, insieme al cugino che l’ha aiutata, la bimba aveva cercato di emulare la sfida appena vista su uno di questi video su YouTube. L’impatto sull’interno del suo corpo, in seguito all’ingestione dell’acqua bollente, è stato tremendo: le ustioni a bocca e gola l’hanno resa sorda e provocato gravi problemi respiratori cronici che, alla fine, ne hanno causato la morte.
Le associazioni di genitori, preoccupate del fenomeno, lanciano l’appello di controllare sempre cosa i propri figli guardano sui Social, sui siti come YouTube e su Internet in genere. E al minimo sospetto intervenire prima che succeda qualcosa di irreparabile.