30 luglio 2025
Aggiornato 14:30
Alimentazione dei bambini

Troppe poche fibre per un bambino su due: i rischi per la salute

I bambini assumono troppe poche fibre fin dal primo anno di età. Rischiano obesità, stitichezza e diabete. I risultati dello studio Nutrintake condotto su 400 bambini italiani

Troppe poche fibre per un bambino su due
Troppe poche fibre per un bambino su due Foto: Shutterstock

MILANO - E’ un dilemma che riguarda la maggior parte dei bambini: l’alimentazione scorretta che seguono prevede un’assunzione di fibre decisamente inferiore rispetto a quella necessaria alla salute. Ma il lato drammatico è che la situazione pare si verifichi fin dalla più tenera età. Va da sé che con il passare degli anni il problema assume un’entità notevole comprendendo un numero sempre più vasto di individui. Ecco i dati emersi dallo studio Nutrintake.

A chi piacciono le fibre?
Se fin dal primo anno di età il bambino assume poche fibre, quando arriva intorno ai 3 anni il problema aumenta ancor di più. È quanto emerge da una recente indagine coordinata dalla Clinica Pediatrica dell'Ospedale Buzzi/Sacco. Il motivo di tutto ciò sembra risiedere nella mancanza di apprezzamento degli alimenti che possiedono fibre: cereali integrali, legumi, verdura e frutta sono poco amati dai bambini. Per arrivare a tali conclusioni, lo studio Nutrintake ha coinvolto un campione di circa 400 bambini dai 6 ai 36 mesi di età.

Più della metà dei bambini dicono no alle fibre
Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori, solo il 50% dei bambini al di sotto dell’anno di età assume la giusta quantità di fibre. Ma con il passare del tempo, la situazione peggiora: a due anni il 58% dei bambini dice no agli alimenti ricchi di fibre. E quando arriva a 3 anni oltre il 67% percento dei piccoli individui le rifiutano. «E' una condizione diffusa e non positiva per la crescita corretta dei bambini e per la loro salute», ha dichiarato Gianvincenzo Zuccotti, direttore della Clinica Pediatrica dell’ospedale Buzzi.

L’importanza delle fibre
Le fibre sono essenziali per la salute umana, fin dalla più tenera età. Esse sono contenute soprattutto nei cereali integrali, nei legumi, nella frutta e nella verdura. La loro peculiarità è quella di non essere assorbite dall’organismo ma di migliorare l’assorbimento degli zuccheri, ridurre il rischio di obesità, migliorare la motilità intestinale – e quindi limitare la stitichezza – e aumentare il senso di sazietà. Non è un caso se la stragrande maggioranza delle persone – bambini compresi – soffrono di tali disturbi. È indubbio che l’alimentazione scorretta possa essere alla base di tali problematiche. «E' una condizione diffusa e non positiva per la crescita corretta dei bambini e per la loro salute - spiega Gianvincenzo Zuccotti, direttore della Clinica Pediatrica dell’ospedale Buzzi - Per questo è necessario aiutare i genitori a fare attenzione sin dai primi mesi di vita, al fine di costruire una dieta equilibrata e completa per i propri figli. È fondamentale far capire le cause, le possibili conseguenze e i facili accorgimenti che si possono prendere per evitare queste carenze».

Quante fibre assumere ogni giorno?
«Non è facile orientarsi per capire la corretta quantità da assumere giornalmente ma esistono piccoli ‘trucchi’ per calcolarla e facili consigli da seguire per abituare il proprio figlio ad una dieta equilibrata e varia. L’apporto raccomandato in età evolutiva è di 8,4 g/1000 kcal e per capire a quanto corrisponda è possibile affidarsi ad una speciale formula: età + 5 per ottenere la quantità di fibra minima raccomandata ed età + 10 per ottenere la quantità massima», spiega Zuccotti.

Le cinque regole da seguire
Ci sono alcune importanti regole che vano seguite al fine di preservare la salute dei bambini e del futuro adulto. La prima e più importante è quella di sapere che le fibre possono interferire con l’assorbimento del ferro, quindi al di sotto dell’anno di età non andrebbero somministrati cibi che ne possiedono in quantità eccessive. La seconda è quella di cambiare regime proprio dopo il 12esimo mese, aumentando l’apporto di fibre con almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. La terza regola è quella di iniziare sempre con verdure dal sapore più delicato: tra queste carote e zucchine. Evitare, quindi, quelle dal sapore particolarmente intenso come verza, cavoli e cipolle. La quarta regola prevede che il genitore utilizzi un po’ di estro nella preparazione dei piatti. Quindi belli da vedere e sempre vari. Infine, regola ancor più importante: dare il buon esempio a tavola. Se il bambino vede che noi non amiamo frutta, verdura e legumi difficilmente vorrà consumare questo genere di alimenti.

I trucchi per aumentare l’assorbimento di ferro
Come abbiamo detto, l’eccesso di fibre può contrastare l’assorbimento di alcuni micronutrienti come il ferro. Esistono però dei semplici trucchi per aumentarne la biodisponibilità. Tra questi c’è quello di aggiungere – specie nelle verdure crude – una piccola quantità di limone. Essendo l’agrume ricco di vitamina C e acido citrico il ferro verrà assorbito con maggiore facilità. Infine, se si utilizzano legumi e cereali, il consiglio è quello di metterli in ammollo per una notte intera e fargli fare una cottura molto lunga. In questo modo si eliminano quasi tutti i fitati, acerrimi nemici dell’assorbimento di nutrienti essenziali.