Prima gravidanza? Ecco come affrontarla al meglio, senza dubbi o paure
La prima gravidanza è sempre vissuta con molta ansia dalle neomamme, e anche dai papà. Ma l’ansia si può lenire sapendo come affrontare nel modo migliore questo lieto evento. I consigli degli esperti
MILANO – Qual è la futura mamma che per la prima volta affronta una gravidanza e non ha dubbi, incertezze o anche paure? Probabilmente quasi nessuna. È normale: è la prima gravidanza e non si ha ancora l’esperienza necessaria per affrontare questa ‘avventura’ nel modo migliore. Ma lo si può fare seguendo i consigli di chi se ne intende, come per esempio gli esperti di Sorgente Genetica.
I primi passi
Se si tratta della prima gravidanza, può dunque capitare che una donna in stato interessante abbia dubbi e paure. Quali sono gli accorgimenti che è buona norma adottare per tutelare la propria salute e quella del feto? Innanzitutto è consigliabile sottoporsi a esami di routine come i test prenatali non invasivi o gli esami di diagnosi prenatale. Appena accertata la gravidanza, la gestante dovrebbe sottoporsi a specifici esami del sangue che verificano se siano presenti infezioni e malattie virali e stabiliscono l’immunità della futura mamma a malattie infettive come la rosolia e la toxoplasmosi che, se contratte in gravidanza, possono essere pericolose per il feto. Questi esami del sangue vengono svolti nell’ambito del percorso di screening prenatale.
Cambia anche l’alimentazione
Tra le prime abitudini da cambiare in gravidanza e a cui prestare attenzione c’è l’alimentazione, spiegano gli esperti di Sorgente Genetica. È importante che la donna in dolce attesa segua una dieta sana ed equilibrata così da assimilare i giusti nutrienti che permettono la crescita del feto. Attenzione però agli eccessi! Infatti, un aumento eccessivo di peso potrebbe favorire l’insorgere di patologie, come il diabete, che possono mettere a rischio la salute della gestante e del bambino.
Assolutamente vietati
Fumo e alcool sono assolutamente da bandire durante la gravidanza e l’allattamento. Ricordatevi che tutto ciò che viene assimilato dall’organismo della mamma viene passato al feto tramite la placenta. Il fumo di sigaretta e le bevande alcoliche potrebbero compromettere il corretto sviluppo del feto e causare complicanze anche serie, come malformazioni o problemi respiratori. Le bevande alcoliche, se assunte in eccesso, possono portare allo sviluppo della sindrome fetale alcolica, che può arrecare ritardi mentali e fisici al bambino. Il fumo di sigaretta diminuisce la circolazione del sangue verso il feto e può favorire un parto prematuro.
Occhio ai farmaci
L’assunzione di farmaci in gravidanza è possibile, ma è bene non ricorrere al fai da te. Il tuo ginecologo saprà consigliarti sui farmaci indicati in gravidanza per contrastare un eventuale disturbo, senza avere effetti collaterali sulla salute del feto. Nel caso in cui la gestante soffrisse di patologie che richiedono l’assunzione quotidiana di medicinali, è indispensabile contattare uno specialista che saprà adeguare la terapia alla gravidanza e tutelare la salute di mamma e feto.
L’età e le malattie genetiche
L’età della gestante e l’eventuale familiarità con alcune malattie genetiche, possono influenzare la salute del nascituro. Per esempio, se la madre ha più di 35 anni [*] o se in famiglia sono presenti casi di anomalie cromosomiche o genetiche, aumentano le probabilità che il feto sia colpito da anomalie. Tramite consulto con il ginecologo o uno specialista in genetica medica, si valuterà il rischio di anomalie genetiche fetali e si deciderà il test di screening prenatale più affidabile per verificare lo stato di salute del bambino.
Sottoporsi a un esame di diagnosi o di screening prenatale è dunque una tappa fondamentale della gravidanza. Gli esami di diagnosi prenatale invasivi come amniocentesi e villocentesi, permettono di avere un esito diagnostico affidabile fino al 100% sulla presenza di anomalie nel feto ma, data la loro invasività, c’è un rischio di aborto dell’1% [*]. Gli esami di screening prenatale non invasivi non portano invece alcun rischio di aborto, ma hanno comunque un’elevata affidabilità nella rilevazione della Sindrome di Down e di altre anomalie genetiche e cromosomiche. Tra questi test, oggi si trova il test del DNA fetale. Questo test si effettua su un campione di sangue materno nel quale vengono analizzati frammenti di DNA del feto per scoprire se sono presenti anomalie cromosomiche diffuse che vengono rilevate con un’affidabilità del 99,9% [**]. Scopri Aurora, il test del DNA fetale: www.testprenataleaurora.it.
Fonti:
*Medicina dell’età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut.
**Poster Illumina ISPD_2014 Rev A.
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