27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Deficit dell’attenzione e alimentazione

Cibo da fast-food in gravidanza, il bimbo può nascere con l’ADHD

Gli alimenti industriali, eccessivamente raffinati ricchi di zuccheri e grassi possono provocare un cambiamento genetico a livello fetale. Il risultato è un comportamento aggressivo e la sindrome da ADHD

LONDRA - L’alimentazione sana, ormai è assodato, è uno degli aspetti più importanti per godere di buona salute. Chiaramente la regola non è valida solo per noi, ma anche per il bambino che si porta in grembo. E, secondo recenti ricerche, sembra che cibarsi di cibo spazzatura possa aumentare notevolmente il rischio di ADHD (sindrome da iperattività e deficit di attenzione) nei bambini. I risultati di un nuovo studio.

Problemi di condotta? Potrebbe essere colpa del cibo
Secondo quanto emerso dallo studio londinese, pare che i bambini che hanno problemi di condotta nei primi anni di vita potrebbero aver risentito dell’alimentazione della mamma durante la gravidanza. Cibarsi di alimenti ricchi di grassi, zuccheri, ma soprattutto alimenti trasformati, pare che possa essere collegato ai sintomi di deficit dell’attenzione o iperattività. «Questi risultati suggeriscono che la promozione di una dieta prenatale sana può ridurre i sintomi dell’ADHD e i problemi di comportamento nei bambini», spiega Edward Barker del King’s College di Londra.

Disturbi comportamentali
Quando il bambino manifesta precocemente problemi comportamentali come mentire di frequente, il desiderio di litigare o deficit dell’attenzione, possono essere ricondotti a problemi alimentari, scarsa nutrizione o angoscia materna.

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    Un nuovo studio ha rivelato che il cibo da fast-food, o cosiddetto spazzatura, è altrettanto efficace degli integratori sportivi per il recupero dopo un’attività fisica.

Lo studio
Durante lo studio sono stati esaminati 83 bambini con problemi di condotta a esordio precoce e confrontati con altrettanti che non avevano problemi di questo genere. Dai risultati è emerso che la nutrizione delle madri è direttamente coinvolta con alcuni cambiamenti epigenetici – metilazione del DNA – del gene denominato IGF2. Si tratta di un particolare gene associato allo sviluppo del cervello (cervelletto e ippocampo) e correlato alla sindrome da ADHD.

Un problema di malnutrizione?
Verrebbe da pensare che oggigiorno si mangia molto di più, ma a livello pratico si soffre di gravi carenze nutrizionali, specie se ci si affida al cibo industriale e raffinato. Infatti, la metilazione del DNA del gene IGF2 si verificava anche nei figli delle donne che avevano sofferto la fame durante la Seconda Guerra Mondiale.

C’è chi ha spesso voglia di alimenti poco sani. Ma ci sono anche persone che ne sentono più la voglia di pomeriggio. Tra questi, la maggioranza sono donne. Ecco perché.

Calorie vuote
Mangiare tanto non è sufficiente per affermare di essere nutriti a sufficienza. Un’alimentazione in gravidanza ricca di alimenti trasformati, grassi e zuccheri potrebbe essere definita un’alimentazione basata su calorie vuote. Ovvero si introduce solo del cibo, ma privo o scarsissimo in elementi nutritivi degni di nota. Questo genere di alimenti sembra essere fortemente associato a un alto rischio di metilazione del gene IGF2 nei bambini con problemi di condotta a esordio precoce.

Causa anche la sindrome da ADHD
I problemi di comportamenti e il relativo cambiamento epigenetico sembrano avere una stretta relazione. Il discorso vale anche per i bambini che soffrono di ADHD tra i sette e i tredici anni. Secondo i ricercatori, tuttavia, ciò vale solo per i bambini che hanno mostrato un esordio precoce nei problemi di condotta. «La nostra scoperta che una cattiva nutrizione prenatale è stata associata con una maggiore metilazione del gene IGF2 sottolinea l'importanza fondamentale di una dieta sana durante la gravidanza», conclude Barker. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Child Psychology and Psychiatry.