29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Artrosi, una malattia in aumento

Artrosi del ginocchio, colpisce uno su due tra i 55 e i 65. Molte le donne

L'artrosi è femmina. Su 10 pazienti solo due sono uomini. Si abbassa anche l'età di incidenza, che ora si attesta in media tra i 55 e i 65 anni

ROMA - L'artrosi del ginocchio è femmina. Colpisce infatti molte più donne rispetto agli uomini, con un tasso di due maschi su dieci pazienti. La patologia, sempre più diffusa, è causa di un dolore molto intenso e di deformità: questi due problemi rappresentano, per chi ne è affetto, una grave limitazione, al punto che il paziente cammina sempre di meno, si chiude in casa, sino all'annullamento della propria vita. L'artrosi è una malattia che colpisce, uomini e donne, generalmente il 50 % della popolazione al di sopra dei 65-70 anni. Sono in aumento, inoltre, i soggetti che, a causa di una condotta sportiva intensa, si ritrovano in questa situazione di degenerazione in età più giovanile, tra i 55 e i 65 anni, più frequentemente tra i maschi.

Una sola la soluzione
La risoluzione della problematica è impossibile se non si interviene chirurgicamente. Ma prima che questa malattia passi nelle mani del chirurgo, il paziente deve seguire una terapia come da malattia cronica degenerativa, attraverso l'uso di farmaci, la fisioterapia e appositi trattamenti medicamentosi infiltrativi. Questa comporta una riduzione dei sintomi, ma non la guarigione, perché al momento una terapia che faccia riprodurre la cartilagine, la cui mancanza causa l'artrosi, non c'è.

Alla fine non ce la fai più
"Dopo anni di trattamento non chirurgico con lo scopo di preservare la cartilagine - spiega l'ortopedico Mario Manili Socio SIOT - Società di Ortopedia e Traumatologia - Consulente presso il Centro Chirurgico Toscano di Arezzo e la Clinica Villa del Rosario di Roma - il paziente chiede al chirurgo di cambiare strategia. Purtroppo non è possibile intervenire subito con la protesi, perché queste hanno una durata di circa 20 anni, a seconda dell'uso che se ne fa. Si presuppone, quindi, che un intervento del genere a 70 anni non richiederà successivamente una revisione, mentre a 50 anni un successivo miglioramento è altamente probabile.

L'artrosi colpisce tutti
In quanto malattia degenerativa, l'artrosi è una malattia che colpisce tutti, con una maggiore percentuale nei soggetti femminili: su dieci pazienti solo due sono di sesso maschile. Questo perché le donne hanno l'osteoporosi, quindi una decalcificazione ossea, e questo connubio aumenta il dolore e quindi la richiesta d'intervento del medico. Per gli sportivi si consiglia di compensare l'eccessivo carico con degli atteggiamenti di protezione (ginnastica fuori carico, attività in acqua, stretching, preparazione al gesto sportivo) e una particolare attenzione al peso. E' sconsigliabile intervenire precocemente con la protesi, utilizzare farmaci non ufficialmente riconosciuti, fare uso eccessivo di antiinfiammatori, che hanno un effetto ipertensivo e gastrolesivo.