19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Addio allo zucchero

Zero calorie, tremila volte più dolce dello zucchero: è il nuovo dolcificante made in Italy

Dall’Università di Napoli ecco arrivare il nuovo edulcorante con zero calorie e un potere dolcificante 3.000 volte maggiore dello zucchero bianco. Un rimedio definitivo a obesità e diabete?

NAPOLI – Arriva dalla capitale partenopea il nuovo edulcorante che promette di essere 3.000 volte più dolce allo zucchero bianco, ma con zero calorie. È dunque la fine del comune saccarosio, accusato di essere causa di numerosi mali, nonché diabete e obesità?

UNA NUOVA ALTERNATIVA – Ce n’era davvero bisogno? In verità di alternative allo zucchero bianco, sul mercato, ce ne sono già molte: si pensi ai chimici aspartame, saccarina… per finire ai dolcificanti di derivazione naturale come il fruttosio, il miele, il succo d’uva e la stevia. Tutti sostituti del saccarosio, messo sotto accusa da numerosi esperti e non per via dei suoi effetti su corpo e mente.

PIÙ POTENZA, ZERO CALORIE – Uno dei punti a favore di questo nuovo dolcificante sta nell’essere a calorie zero, per cui adatto a tutti quegli usi in cui si debba utilizzare un prodotto light e nel controllo di certe patologie o condizioni. La proteina utilizzata è stata estratta da una pianta che cresce in Africa. A seguito della scoperta, i ricercatori hanno fondato una startup dal nome «iSweetch». «Per il nostro dolcificante ci siamo ispirati a una proteina dolce presente in natura, la monellina, che mezzo secolo fa è stata scoperta nelle bacche di un arbusto selvatico africano dai ricercatori del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, l’istituto da cui ha preso il nome», ha spiegato la dott.ssa Serena Leone.

ALTA RESISTENZA – In origine, la monellina era instabile alle alte temperature, per cui non si poteva utilizzare per dolcificare bevande calde (come per esempio il caffè) o prodotti da forno. Ma i ricercatori sono riusciti a stabilizzarla con un processo di fermentazione. In questo modo si è ottenuto un prodotto che resiste anche alle alte temperature. Ora non resta che attendere per vedere se avrà successo o meno.