30 maggio 2023
Aggiornato 23:30
Relazione 2012 sulla legge 194

Aborti in calo, -53% sul picco del 1982

Nel 2011 sono state effettuate 109.538 interruzioni volontarie di gravidanza (dato provvisorio) con un decremento del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi) e un decremento del 53,3% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'Ivg (234.801 casi)

ROMA - Nel 2011 sono state effettuate 109.538 interruzioni volontarie di gravidanza (dato provvisorio) con un decremento del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi) e un decremento del 53,3% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'Ivg (234.801 casi). È quanto emerge dalla Relazione 2012 sulla legge 194, che il ministro della Salute Renato Balduzzi ha firmato e inviato stamattina ai presidenti di Senato e Camera.
I dati, spiega il Ministero, sono stati raccolti dal Sistema di Sorveglianza Epidemiologica delle Ivg, che vede impegnati l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), il Ministero della Salute e l'Istat da una parte, le Regioni e le Province autonome dall'altra.
Il tasso di abortività (numero di Ivg per mille donne in età feconda tra 15-49 anni), l'indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza al ricorso all'Ivg, nel 2011 è risultato pari a 7,8 per 1.000, con un decremento del 5,3% rispetto al 2010 (8,3 per 1.000) e un decremento del 54,7% rispetto al 1982 (17,2 per 1.000). Il valore italiano è tra i più bassi di quelli osservati nei Paesi industrializzati.