19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
La Corte Costituzionale respinge l'incostituzionalità

Aborto, la Consulta boccia il ricorso

Inammissibile la questione sollevata da un Giudice di Spoleto sulla legge 194. Mantovano: Decisione «pilatesca». Finocchiaro: La 194 è una buona legge, bisogna applicarla. Vendola: Fallito tentativo di affossare legge di civiltà. Livia Turco: La Legge 194 inattaccabile perché equilibrata

ROMA - Ancora una conferma in Corte Costituzionale per la legge n.194 che dal 1978 consente e disciplina in Italia l'interruzione volontaria della gravidanza.
Nella seduta odierna della Camera di Consiglio la Corte costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibile, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 4 della legge 22 maggio 1978, n. 194, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto. Lo ha reso noto la stessa Corte Costituzionale.

Mantovano: Decisione «pilatesca» - La decisione della Corte costituzionale di dichiarare inammissibile la questione di legittimità dell'articolo 4 della legge italiana sull'aborto, sollevata dal giudice di Spoleto, «è in linea col tratto pilatesco che la Consulta ha (quasi) sempre seguito ogni qual volta si è interessata della legge 194/1978». Lo si legge in una nota di Alfredo Mantovano (Pdl), secondo il quale «l'elemento di continuità della pronuncia odierna sta nel rifiuto, ancora una volta, di entrare nel merito, cioè di occuparsi della questione cruciale di quando inizia la vita, e quindi del senso della espressione, contenuta in altra legge italiana (la legge 40/2004), 'diritti del concepito'».

Pollastrini: Consulta tarpa le ali a ridiscutere legge 194 - Quella della Corte Costituzionale è stata «una sentenza che dovrebbe tarpare le ali a chiunque voglia mettere in discussione la legge 194». Lo ha affermato l'ex ministro Pd per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini.
«Semmai - ha sottolineato Pollastrini - l'impegno di tutti dovrebbe andare al sostegno della legge e alla sua piena applicazione. Mentre bisogna fare in modo che la salvaguardia del diritto all'obiezione di coscienza non impedisca l'esercizio del diritto e della responsabilità delle donne nell'accedere all'interruzione di gravidanza, come oggi purtroppo accade in misura sempre maggiore».

Finocchiaro: La 194 è una buona legge, bisogna applicarla - «La sentenza con cui la Consulta ha giudicato inammissibile l'ennesimo ricorso sulla presunta incostituzionalità della legge 194 era prevedibile e giunge benvenuta». Lo ha detto in una nota Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
«E' chiaro - ha aggiunto - che nel nostro Paese è in corso un attacco ideologico e strumentale ad una legge che in quasi 35 anni, e dopo una conferma referendaria, ha dimostrato di riuscire, in modo equilibrato, a contrastare la pratica dell'aborto clandestino e a contenere il ricorso all'interruzione volontaria. Adesso il problema è diventato semmai applicarla correttamente, contemperando due diritti: quello dei medici all'obiezione di coscienza e quello delle donne - ha concluso Finocchiaro - a scegliere una maternità consapevole».

Radicali: Ora occorre applicare pienamente la legge 194 - «Non si può che salutare con soddisfazione la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare manifestamente inammissibile il quesito sollevato dal tribunale di Spoleto relativo all'articolo 4 della legge 194 sull'aborto». Lo ha affermato Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e presidente onoraria dell'associazione Luca Coscioni.

Vendola: Fallito tentativo di affossare legge di civiltà - «Cercavano di affossare legge di civiltà contro dramma aborto e di rimettere il corpo delle donne sul banco degli accusati. Non ci sono riusciti». Lo ha affermato il leader Sel Nichi Vendola, commentando il no della Corte Costituzionale sulla questione di costituzionalità sollevata nei confronti della legge 194 del 1978.

Diliberto: La Corte Costituzionale ha evitato uno scempio - «La legge 194 è stata una conquista di libertà epocale per il nostro Paese. Chi ha tentato di metterla in discussione ci vuole riportare indietro di più di 30 anni. La Consulta, con la decisione di oggi, ha impedito questo scempio» Lo ha affermato in una dichiarazione Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci.

Livia Turco: La Legge 194 inattaccabile perché equilibrata - «Bene la Consulta. Si dimostra ancora una volta che l'impianto della legge 194 è inattaccabile perché basata su un giusto equilibrio fra la scelta e la salute della donna e la tutela della vita». Lo ha affermato in una dichiarazione l'ex ministro Pd per la Salute Livia Turco del Gruppo Pd della Camera.