19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
L'intervista

Vaccini, Speranza torna a minacciare l'obbligo: «E' previsto dalla Costituzione»

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza: «Il Green Pass è entrato nella nostra vita, è strumento di libertà. Ora terza dose per over 60, poi capiremo se estenderla»

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza Foto: Filippo Attili ANSA

«L'Italia è stato il primo Paese a renderlo obbligatorio per alcune tipologie di lavoratori. Poi la strategia del governo ha puntato sul Green pass e i numeri sono molto incoraggianti. C'è una capacità del Paese di tenere la curva sotto controllo. Noi siamo oltre l'80% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale e siamo all'80% di persone che hanno ricevuto la prima dose. Il nostro modello sta funzionando». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a «Che tempo che fa» su RaiTre.

«L'obbligatorietà è una possibilità - ha aggiunto Speranza - la legge lo prevede, ma in questo momento il governo ha scelto un'altra strategia che sta portando risultati positivi. Abbiamo ancora tempo per vedere e per capire».

«Green pass strumento di libertà»

Speranza ha anche parlato della durata del Green Pass e delle richieste di allungarla per i tamponi. «Il Green Pass già dura 72 ore se è legato a un tampone molecolare - ha detto il ministro - dura 48 ore con i tamponi antigenici. Noi abbiamo scelto questo impianto e dobbiamo verificarlo alla luce dei fatti, lasciandolo così per il momento e poi valutando. Ormai il Green Pass è entrato nella vita delle persone, non è successo nulla di clamoroso, oggi i treni e gli aerei italiani sono più sicuri, così come i ristoranti o i teatri. Io penso che il Paese stia cogliendo il senso dello sforzo che abbiamo messo in campo, io penso che la grande maggioranza delle persone ha capito che il Green Pass è uno strumento di libertà».

«Punire i violenti, dialogare con i dubbiosi»

«Sono stato poco fa nella sede della CGIL e ho incontrato il segretario Landini. Al netto di tutte le immagini viste in queste ore, vedere dal vivo la distruzione che è stata fatta contro un luogo simbolo della difesa del lavoro è veramente un pugno nello stomaco. Credo si debba essere molto duri con i responsabili delle violenze, ma occorre parlare, ragionare e fare uscire il discorso scientifico con le persone che hanno dei dubbi».

«Ora terza dose per over 60, poi capiremo se estenderla»

«La terza dose deve essere somministrata non prima di sei mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale e in questo momento è riservata a persone over 80 e over 60, a persone con gravi fragilità e al personale sanitario. Anche qui si parte da subito. In questo momento l'indicazione è per le persone sopra i 60 anni, nel corso dei mesi capiremo se poi estenderla anche a chi ha meno di 60 anni. Io credo che sia una possibilità».

«Dobbiamo ricominciare a investire sui medici»

«Dobbiamo ricominciare a investire, dobbiamo assumere nuovi medici, finalmente iniziamo a prosciugare quel buco formativo sulle specializzazioni, grazie alle borse. Nei giorni più difficili del 2020 abbiamo avuto una lezione fortissima: le attrezzature le potevi acquistare da tutto il mondo, ma il personale sanitario richiede anni di formazione e di studio».