28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Centrodestra

Giorgia Meloni: «Io sindaco di Roma? Lo dicono per togliermi dalle scatole. Lega e FI ci criticano? Giudicheranno gli italiani»

Il Presidente di Fratelli d'Italia: «E' una cosa che non escludo di fare nella mia vita, sono innamorata della mia città ma ho preso un impegno con milioni di italiani che vivono fuori dal raccordo anulare»

Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia Foto: Ettore Ferrari ANSA

«A me pare che tutti quelli che mi si vogliono levare dalle scatole mi propongono di fare il sindaco di Roma. Se lei mette insieme tutti quelli che me lo chiedono sono quelli a cui io non sono tanto simpatica». Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, intervistata da Lefonti.tv. «E' una cosa - ha aggiunto - che non escludo di fare nella mia vita, sono innamorata della mia città ma ho preso un impegno con milioni di italiani che vivono fuori dal raccordo anulare. Il problema non è solo avere un sindaco all'altezza ma leader nazionali che abbiano a cuore la capitale».

Roma, ha spiegato Meloni, è «una città straordinaria che viene trattata come un comune di mille abitanti, unica capitale europea cui non viene riconosciuto lo status e su cui non vengono fatti gli investimenti che vengono fatti negli altri Paesi europei».

«Lega e FI ci criticano, giudicheranno gli italiani»

«Io dico che il centrodestra è unito perché, a differenza di quello che accade all'alleanza fra M5S e Pd, noi siamo insieme per scelta, perché le nostre idee, per la gran parte sulle grandi questioni del nostro tempo sono perfettamente compatibili». Se si andasse alle elezioni, ha rivendicato Meloni, «il centrodestra avrebbe una maggioranza e un governo solido, che non ha bisogno di mettersi d'accordo con compromessi al ribasso fra visioni molto diverse fra loro. L'Italia non ha bisogno del governo con dentro tutti ma di una visione chiara».

«Poi sulle scelte che hanno fatto i singoli partiti non sono io che devo giudicare. Quando ho chiesto la famosa firma sul patto anti-inciucio - ha spiegato ancora la presidente di FdI - non è che l'ho fatto perché qualcuno deve qualcosa a me. Poi sono gli italiani che devono giudicare le scelte che fa ciascuno, io non mi permetto di sindacare, continuo a leggere interviste nelle quali gli alleati di Lega e Forza Italia continuano a criticare la scelta di FdI. Io non mi permetto di sindacare, sono talmente convinta delle scelte fatte che non ne ho bisogno», ha aggiunto Meloni.

«750mila lavoratori aspettano cig da ottobre, scandalo»

«Unimpresa denuncia che 750 mila lavoratori dell'artigianato aspettano la cassa integrazione Covid da ottobre 2020. Sono più di cinque mesi che non ricevono un euro per colpa di «un ostacolo di natura tecnica». È inaccettabile che la burocrazia blocchi la cassa integrazione a centinaia di migliaia di lavoratori mentre il Governo ha poteri praticamente illimitati con la scusa del Covid. Se con un DPCM chiudono le attività e impediscono agli italiani di uscire di casa, con un DPCM possono pure pagare la cassa integrazione a chi la aspetta da mesi e non sa come andare avanti. Fratelli d'Italia presenterà una interrogazione urgente su questo scandalo. Da parte mia la piena solidarietà ai lavoratori dell'Artigianato dimenticati dal Governo».

«FdI aveva ragione su Ong e immigrazione clandestina»

«Dalla stampa di oggi continuano ad emergere ombre sull'operato delle Ong. Dalla trascrizione della testimonianza del ministro dell'Interno Lamorgese nel processo Gregoretti, pubblicata da 'Il Giornale', veniamo a sapere che le navi delle Ong stazionavano per giorni nelle acque libiche e chiedevano un porto sicuro (il famoso POS, Place of safety) solo quando avevano 'l'imbarcazione piena'. Repubblica mostra, invece, le foto di uno scafista che picchia gli immigrati e dà notizia del comandante di una nave affittata da una Ong accusato dai magistrati di proteggere e non segnalare questi criminali alle autorità di polizia. È la conferma che Fratelli d'Italia aveva ragione e che le Ong hanno un ruolo decisivo nell'immigrazione clandestina di massa verso le nostre coste. Difendere i confini è una priorità e vedremo se il Governo Draghi avrà il coraggio di farlo, segnando una netta discontinuità con l'esecutivo precedente», conclude.