20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Governo

Giuseppe Conte tra PD e Cinque Stelle: «Io non temo di cadere»

Il Presidente del Consiglio: «Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. Il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate»

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte Foto: ANSA

«Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade, Conte cade. Fa parte del gioco, ho imparato a non meravigliarmi. Ma come si vede e si vedrà, non è così». Così spiega il presidente del consiglio Giuseppe Conte in un colloquio in apertura del Corriere della Sera.

Poi aggiunge: «Non possiamo ritardare il confronto con imprenditori, sindacati, categorie, l'urgenza non nasce da un mio capriccio ma dalla realtà che preme. Bisogna muoversi da subito». Quindi: «Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo. Poi chiamiamolo patto, chiamiamolo confronto. Ma non va rimandato».

«Maggioranza composta da partiti responsabili»

Il premier ammette al Corriere della sera di non riuscire «a lavorare senza una strategia». «E quella sulla fase del dopo-virus avevo cominciato a prepararla già durante l'emergenza. E quanto alla tenuta della maggioranza «la verità è che quando si arriva alla sostanza delle cose, asciugandole dalle polemiche, ci si rende conto che questa maggioranza è composta da partiti responsabili, che capiscono bene quali siano le priorità del Paese». Adesso «il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate», prosegue Conte.

Quanto al ministro dell'Economia Gualtieri, «ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me. Come premier non scavalco nessuno», continua il presidente.