Giorgia Meloni: «Intesa bipartisan? Da Salvini proposta incomprensibile»
Il Presidente di Fratelli d'Italia: «Matteo l'ha fatta prima al Pd e a M5S. Mi sembra un modo alquanto strano di tenere i rapporti nella propria coalizione»
ROMA - «È una proposta incomprensibile. Che peraltro Salvini ha fatto a Pd e M5S prima di sottoporla a noi, i suoi alleati. Mi sembra un modo alquanto strano di tenere i rapporti nella propria coalizione». Con queste parole, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia commenta in un'intervista al Corriere della Sera la proposta della Lega.
«Si voti una Costituente assieme al prossimo Parlamento»
«Si vuole andare al governo insieme, o si vogliono scrivere assieme provvedimenti su alcune materie?» chiede Meloni. «Proposta irricevibile, come è ovvio - dice - basta con governi nati in laboratorio: se Draghi vuole fare il premier si candidi, e se vince farà il premier. Qualunque altra ipotesi per me non esiste. Rinnovo la nostra proposta: si voti una Costituente assieme al prossimo Parlamento, e si vada anche per questo alle urne il più presto possibile. Non possono essere queste Camere, scarsamente rappresentative, a cambiare la Costituzione» aggiunge Meloni.
Giro: «Da Salvini governo della realtà non governissimo»
«La proposta di Salvini e poi oggi la calibratura di Giorgetti sono non per un governissimo ma più realisticamente per un governo della concretezza e della realtà. Occorre uscire e presto dall'ubriacatura ideologica dei 5 Stelle e affrontare i problemi per quello che sono, nei campi cruciali del lavoro delle tasse della burocrazia della salute, delle infrastrutture e del dissesto idrogeologico . E poi con una nuova legge elettorale si dovrà restituire voce ai cittadini». Così, in una nota, il senatore di Forza Italia, Francesco Giro.
Mulè: «Nazionalizzare Paese significa farlo andare a fondo»
«Il principale azionista di maggioranza di questo governo, il Movimento 5 Stelle, ha massacrato il Pd prima e Italia Viva dopo per quello che avevano fatto. Poi hanno fotocopiato i provvedimenti. Sì, perché Carige è carta fotocopia rispetto a Monte dei Paschi. Chi oggi, come il M5S, che è al governo e non più all'opposizione dovrebbe avere il coraggio di guardare indietro e chiedere scusa per quello che è stato detto e fatto sulle crisi delle banche». Così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo a Skytg24. «Non si nazionalizza il Paese - ha sottolineato - perché se lo si facesse andrebbe a fondo. E questo governo ha dimostrato di essere incapace proprio su questo aspetto: nel 2019 avrebbero dovuto fare 19 miliardi di euro di privatizzazioni, il saldo è zero».