19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Crisi di Governo

Di Maio lettera a Conte: «Oggi la Lega dovrà rispondere delle proprie colpe»

Il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio scrive al Premier: «Sei una delle scelte di cui vado più fiero nella mia vita»

Luigi Di Maio con il Premier, Giuseppe Conte
Luigi Di Maio con il Premier, Giuseppe Conte Foto: ANSA

ROMA - «Caro Giuseppe, oggi è un giorno molto importante. Il giorno in cui la Lega dovrà rispondere delle proprie colpe per aver deciso di far crollare tutto, aprendo una crisi di governo in pieno agosto, in spiaggia, solo per rincorrere i sondaggi. Oggi, al Senato, i Ministri M5S saranno al tuo fianco. Ci presenteremo in aula a testa alta. Tutti, ognuno di noi, sa di stare dalla parte giusta della storia». Lo scrive Luigi Di Maio in un posto su Facebook indirizzato direttamente al Premier Giuseppe Conte, che oggi in Senato farà le sue comunicazioni sulla crisi (sia pure non formale) nata dopo lo strappo di Matteo Salvini.

Un servitore della Nazione

«Sei una delle scelte di cui vado più fiero nella mia vita - aggiunge Di Maio - sei una perla rara, un servitore della Nazione che l'Italia non può perdere. Qualunque cosa accada - scrive Di Maio sempre rivolto a Conte - volevo dirti che è stato un onore lavorare insieme in questo Governo. Vorrei sfruttare l'opportunità di questo post per ringraziarti. Sì, ringraziarti».

Il lavoro svolto in 14 mesi

«Quando tutta Italia ha conosciuto Giuseppe Conte - racconta il vicepremier - lo ha conosciuto come uno dei membri della squadra di Governo del Movimento 5 Stelle. Era il 2 marzo del 2018, io ero candidato Premier e tu mi avevi dato la disponibilità a ricoprire il ruolo di candidato Ministro della Funzione Pubblica. Sono sicuro lo avresti fatto ai massimi livelli e saresti stato il Ministro più amato d'Italia. Ma, diciamocelo, saresti stato sprecato. Allora - continua Di Maio - avevamo ben compreso le tue capacità e competenze, non ancora invece la tua profonda umanità. Per fortuna, quando è nato questo Governo, a me e Alfonso Bonafede venne l'idea di proporre te come Presidente del Consiglio di garanzia tra le due coalizioni. In 14 mesi hai salvato l'Italia da due procedure di infrazione, hai rappresentato l'Italia ai tavoli europei ottenendo i margini di bilancio per dare ai cittadini Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza».

Sei una delle scelte di cui vado più fiero

«Hai saputo farti amare dagli Italiani - sono ancora le parole del vicepremier - soprattutto nelle aree più disagiate del Paese. Qualunque cosa accadrà oggi, sappi che per me e per tutti noi vederti in quel ruolo è stato motivo di orgoglio. Sei una delle scelte di cui vado più fiero nella mia vita, sei una perla rara, un servitore della Nazione che l'Italia non può perdere. Forza amico mio!»