19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Crisi di Governo

Durigon: «Decisione è di Salvini ma per un anno le cose hanno funzionato»

Il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon: «Facciamo decantare un po' la situazione». Scettico Calderoli: «Non vedo margini per ripensamento»

Il Sottosegretario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon
Il Sottosegretario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon Foto: ANSA

ROMA - Ora «vediamo cosa succede, penso che sicuramente il voto sarebbe la massima espressione della volontà popolare. Oppure si trovano altre strade, nella vita politica succede di tutto. Facciamo decantare un po' la situazione. Anche perché avevamo lavorato bene per undici mesi». Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, Lega, in un'intervista al Corriere della Sera. Le decisioni «spettano al segretario - ha continuato - la situazione è precipitata da dopo le elezioni Europee però, altrimenti per quasi un anno le cose avevano funzionato».

Calderoli: «Non vedo margini per ripensamento»

«Non vedo margini» per un dietrofront della Lega sulla crisi. Lo ha affermato Roberto Calderoli, Lega, in una intervista al Corriere della Sera aggiungendo che le possibilità di andare al voto oscillano tra «il 70-80 per cento. Salvini - ha ricordato - ha detto che vuole andar e al voto» e «Di Maio si è detto disponibile, a patto di votare prima il taglio dei parlamentari. Bene, di fronte ad un via libera, i 5 Stelle che fanno? Il presidente Fico fissa il voto su quel punto dopo le comunicazioni di Conte...».

«Possibile andare subito al voto»

Certo, ormai «mi aspetto di tutto», ha continuato Calderoli - anche se «credo che Conte parlerà in Aula e poi andrà al Quirinale a rassegnare le dimissioni». E quello che succederà dopo, ha chiarito, «è nella mani del Presidente Mattarella». La rottura provocata da Salvini «è stata una scelta giusta» perchè «ha creduto fino in fondo al contratto di governo ma quando ha capito che non c'erano più margini per ottenere risultati ha detto stop». Ha intrapreso «la strada più lineare e corretta» e chi si oppone «cerca solo di salvare la poltrona». Calderoli ha sostenuto che sostenuto che «è fattibilissimo» tagliare i parlamentari e andare poi subito al voto, «non ci sono ostacoli dal punto di vista costituzionale».