Bologna, i giudici cancellano il Decreto Sicurezza: il Municipio deve concedere la residenza a due richiedenti asilo
Un giudice della sezione civile del Tribunale di Bologna ha accolto il ricorso di due richiedenti asilo che si erano mossi per vie legali contro il Decreto Sicurezza di Salvini

BOLOGNA - Arriva da Bologna un caso di cronaca destinato a riaccendere lo scontro tra i sindaci e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un giudice della sezione civile ha infatti deciso di accogliere il ricorso presentato da due richiedenti asilo che dovranno essere iscritti all'anagrafe del Municipio di Bologna e dovranno ottenere la residenza. La decisione del Tribunale va contro il Decreto Sicurezza che ha modificato la normativa vigente in materia nel tentativo di regolare e controllare i migranti presenti in Italia.
Bologna, il Tribunale smentisce il Decreto Sicurezza di Matteo Salvini: concessa la residenza a due richiedenti asilo
Il caso riguarda due richiedenti asilo che avevano deciso di presentare ricorso dopo che il Comune di Bologna, in conformità con quanto previsto dal Decreto Sicurezza, aveva negato loro l'iscrizione all'anagrafe e la residenza.
Un giudice della sezione civile del Tribunale di Bologna ha deciso di accogliere la richiesta dei due e ha imposto al Municipio di procedere con la regolare iscrizione dei soggetti in questione nel registro dell'anagrafe così da poter procedere poi con il riconoscimento della residenza.
Esulta il Sindaco di Bologna Merola (Pd): «Smentire la destra significa batterla usando la legge e la legalità democratica»
La notizia è stata resa nota da Merola, sindaco di Bologna del Partito democratico. Il primo cittadino del capoluogo dell'Emilia Romagna ha condiviso sulla propria pagina Facebook un lungo messaggio in cui si è detto felice per la decisione del Tribunale che ha così smentito il cosiddetto decreto Salvini mettendo in discussione l'autorità e le decisioni del ministro dell'Interno e vicepremier.
«Smentire la destra significa batterla usando la legge e la legalità democratica - ha scritto il sindaco di Bologna. Quando ho ridato l'acqua agli occupati ho agito come autorità sanitaria e non come delegato del governo, che è invece il caso dell'anagrafe. Il ministro Salvini fa propaganda ma i fatti lo smentiscono, è ingiusto negare la residenza ai richiedenti asilo».
Matteo Salvini sul caso di Bologna: «Una sentenza vergognosa, se qualche giudice vuole cambiare le leggi per aiutare gli immigrati si candidi con la sinistra»
Dura e immediata la risposta di Matteo Salvini che ha invitato i giudici ad applicare le leggi senza modificarle a proprio piacimento. Il leader della Lega e titolare del Viminale ha inoltre ribadito la necessità di scindere la politica dalla magistratura per evitare conflitti di interessi e pericolosi vuoti di potere. Il vicepremier leghista ha inoltre fatto sapere di essere intenzionato a fare ricorso contro la sentenza che rappresenterebbe apparentemente una violazione della legge.
«Sentenza vergognosa – ha commentato Salvini parlando della sentenza di Bologna -, se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza. Intanto invito tutti i sindaci (come è ovvio) a rispettare la Legge».
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