2 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Crisi libica

Gentiloni: «Libia e porti chiusi? Dal Governo meschina propaganda»

L'ex Premier: «Registro debolezza e isolamento del nostro paese. E` giusto chiedere una soluzione diplomatica». Fassino: «L'Europa agisca con una mano sola»

Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni Foto: ANSA

ROMA - «E' giusto chiedere una soluzione diplomatica. E' giusto chiedere un cessate il fuoco. Registro purtroppo una debolezza che deriva da un certo isolamento del nostro paese quindi una difficoltà a coinvolgere l'Unione europea, a coinvolgere gli Stati Uniti. E quindi richieste giuste ma una certa debolezza nel sostenerle». Così Paolo Gentiloni, deputato Pd, già presidente del Consiglio e ministro degli esteri.

Porti chiusi? Meschina propaganda

Nell'intervista si è parlato anche di migranti: «E' difficile che la guardia costiera libica continui ad operare. C'è il rischio di una ripresa di nuovi arrivi. Certamente il governo non se la può cavare con questa meschina propaganda della chiusura dei porti. D'altra parte arriverebbero in Italia rifugiati che hanno il diritto di asilo sarebbe automatica la necessità di tenere aperti i porti».

Fassino: «L'Europa agisca con una mano sola»

«Di fronte a una crisi libica, che di ora in ora precipita verso la guerra civile, è indispensabile che l'Unione Europea e i suoi paesi agiscano con una strategia unitaria, parlando con una sola voce e agendo con una sola mano. E Italia e Francia - i paesi europei più direttamente investiti da ciò che accade nel Mediterraneo - devono concordare posizioni comuni e muoversi con iniziative comuni a sostegno dell'azione europea. Nessuno trarrebbe vantaggio da una competizione tra Paesi europei». Lo dichiara Piero Fassino, vicepresidente della Commissione Esteri e presidente della sezione interparlamentare Italia-Francia.