29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Forza Italia

La replica di Giovanni Toti: «Non sono yes man con Berlusconi»

Il Presidente della Regione Liguria: «Se un'auto va a sbattere non me la prendo con chi dà l'allarme»

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ROMA - «Vedo gli stessi slogan di dieci anni fa e direi anche le stesse facce. Ho assistito a una bella celebrazione della vittoria di 25 anni fa e di una storia importante. Ma non ho sentito una parola sul perché abbiamo perso milioni di voti, sul perché in un contesto in cui il centrodestra resta area di maggioranza la Lega cresca, Fratelli d'Italia cresca e noi no. Ho sentito tante dichiarazioni di principio, attacchi all'incompetenza del Movimento cinque stelle, al governo. Ma non una parola su cosa vogliamo fare per un centrodestra moderno e per una forza popolare, liberale e liberista»: così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a proposito dell'incontro di Forza italia ieri a Roma con Silvio Berlusconi.

Siamo come un'azienda che perde quote di mercato

«Oggi - afferma Toti in un'intervista alla Stampa - siamo come un'azienda che perde quote di mercato e non rinnova il prodotto né si chiede il perché. E continuiamo a definirci indispensabili, centrali. Alla lunga anche gli alleati si fanno domande. Vi pare normale un'assemblea in un palazzo da congressi quando una volta noi riempivamo le piazze a Roma? Una volta la Lega non riempiva nemmeno un ristorante romano, ora riempie Piazza del Popolo». Per Toti, «se un'auto sta andando a sbattere io non me la prendo con il passeggero che cerca di avvisare il conducente... Io credo che chi è salito su quel palco abbia qualche responsabilità».

Non faccio lo yes man con Berlusconi

«Da un lato parliamo di un partito che ha una storia di un certo tipo e che ha una leadership indiscussa che coincide con il fondatore. Dall'altro c'è una classe dirigente che è stata messa lì per cooptazione e che a volte ha una certa paura a confrontarsi con il leader. Io proprio perché ho stima di Berlusconi gli dico come la penso, non faccio lo yes man».