18 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Benefici del farro

Farro: 3 benefici che non ti aspetti

Il farro, parente strettissimo del grano duro e tenero, è ricchissimo di virtù benefiche. Ecco quali sono e le differenze tra le molteplici varietà presenti sul mercato

I benefici e le proprietà del farro
I benefici e le proprietà del farro Foto: Shutterstock

Il farro è uno dei grani più antichi che l’essere umano abbia mai coltivato. Si ritiene, infatti, che venisse utilizzato già durante il periodo neolitico – si parla di epoche decisamente preistoriche che si attestano intorno al 9.500 avanti Cristo. Ci sono però delle importanti differenze tra il farro di oggi e quello di ieri. Ecco quali sono.

C’è farro e farro
Come abbiamo detto, ci sono delle differenze tra il farro del Neolitico e il farro usato comunemente. Oggi le varietà più utilizzate sono il farro dicocco e il farro spelta, rispettivamente Triticum dicoccum e Triticum spelta. Il farro più vicino a quello antico è invece chiamato farro piccolo o Triticum monococcum. Si può acquistare ancora oggi ma a prezzi decisamente elevati per un semplice grano. D’altro canto tale varietà ha una scarsa resa e alti costi di lavorazione. Il farro originale, invece, pare essere il Triticum boeticum particolarmente diffuso in Turchia alcuni millenni fa.

Soppiantato dal grano
Il farro viene utilizzato in minor misura rispetto al tradizionale frumento, quest’ultimo comunque, discende proprio dal suo parente farro grande (spelta) e farro medio (dicocco) incrociato con una varietà del genere Aegilops.

Ricchissimo di Sali minerali
Il farro è un cereale ricchissimo di Sali minerali (fosforo, magnesio e potassio) e dall’alto contenuto proteico. In più è povero di grassi e contiene vitamine del gruppo B (B2, B3) e A. Ne consegue che si tratta di un alimento particolarmente nutriente e adatto a tutte le età.

-          Sapevi che…?
I cereali integrali contengono maggiori quantità di acido fitico, che svolge un importante ruolo nella prevenzione di diversi problemi di salute. Tra questi la riduzione del colesterolo, della carie e della prevenzione dei tumori. Secondo alcuni studi, infatti, il mio-inositolo esafosfato sarebbe in grado di inibire le reazioni di ossido-riduzione del ferro e la conseguente formazione di radicali liberi che, come ben sappiamo, spesso perturbano il DNA. Inoltre pare che sia in grado di legare a sé le sostanze cancerogene riducendone la pericolosità.

Un pieno di fibre
Se consumato intero il farro contiene un’eccellente quantità di fibre, utile nelle diete dimagranti. Anche a causa del suo apporto calorico contenuto: si parla di 340 calorie per 100 grammi. Ma non solo: aiuta il transito intestinale, sostenendo l’organismo nella rimozione delle scorie.

Più digeribile
Secondo alcune teorie – non confermate – il fatto sarebbe più digeribile del grano tenero e conterrebbe una quantità inferiore di glutine. Lo stesso glutine, inoltre, sarebbe presente in una forma decisamente meno dannosa rispetto al suo cugino Triticum aestivum. Chi soffre di gastriti e disturbi digestivi pare trarre benefico dalla sostituzione del grano con il farro. D’altro canto è sconsigliato a chi soffre di colite cronica.

I benefici del monococco
«Questo grano antico ha dei vantaggi alimentari rispetto ai grani poliploidi. La farina integrale di farro è povera di fibre alimentari, ma ricca di proteine, lipidi (in gran parte acidi grassi insaturi), fruttani e minerali tracce (tra cui zinco e ferro). La buona concentrazione di diversi composti antiossidanti (carotenoidi, tocoli, polifenoli coniugati, alchilresorcinoli e fitosteroli) e basse attività β-amilasi e lipossigenasi (che limitano il degrado antiossidante durante l'elaborazione alimentare) contribuiscono alle ottime proprietà nutrizionali della sua farina, superiore a quelle di altri grani», spiegano i ricercatori del Dipartimento di Scienze alimentari, ambientali e nutrizionali (DeFENS), dell’Università degli Studi di Milano.

[1] J Sci Food Agric. 2014 Mar 15;94(4):601-12. doi: 10.1002/jsfa.6382. Epub 2013 Oct 8. Nutritional properties of einkorn wheat (Triticum monococcum L.). Hidalgo A1, Brandolini A.