Raggi presenta il bilancio: «Finita l'era di scroccopoli»
La sindaca di Roma presenta con orgoglio il nuovo bilancio di Roma Capitale. Ecco le novità
ROMA - «Presentiamo il nuovo Bilancio di Roma. Finisce l'era di Scroccopoli. Nessun aumento per asili, mense e trasporto scolastico. Più fondi per strade, sociale e municipi». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter. «Approveremo il bilancio nei tempi per garantire alla struttura centrale e periferica di lavorare in maniera corretta. E' la fine di 'scroccopoli', quella che abbiamo visto anche con le case occupate. Non aumentano le tariffe. E ci sono investimenti soprattutto per ultimi: 36 milioni in più ai Municipi da investire su sociale e 30 milioni in più sulla manutenzione di strade e scuole» ha annunciato la sindaca di Roma presentando il progetto di Bilancio di previsione 2018-2020 di Roma Capitale insieme all'assessore Gianni Lemmetti.
Aumento di spesa corrente di circa 9,5 milioni di euro rispetto al previsionale 2017
Nel progetto di Bilancio, la Giunta Raggi registra nel 2018 entrate correnti per 4.612.630.060,78 di euro, in calo di circa 27 milioni rispetto al previsionale 2017. Tale differenza è da imputare per -8,4 milioni ai minori trasferimenti statali e regionali al lavoro di pulizia sulle sanzioni, in particolare derivanti da infrazioni al codice della strada: lo smaltimento dell'accertamento dei verbali arretrati per gli anni 2015 e 2016 ha prodotto oltre 62 milioni di euro di minori entrate. Si compensa la perdita con un aumento di altre entrate (in particolare fondi perequativi e introiti da gestione dei beni) per circa 44 milioni di euro; in parte dai risparmi effettuati. Tra questi ultimi, 5 milioni in meno di interessi passivi (riduzione dovuta alla rinegoziazione dei mutui) e 29 milioni di minori spese. In questo modo si riesce a garantire per il 2018 un aumento di spesa corrente di circa 9,5 milioni di euro rispetto al previsionale 2017.
271 milioni di euro di spese correnti ai Municipi
Ai Municipi e ai servizi sociali erogati sul territorio e, in particolare, nelle periferie, vengono finanziate, per il 2018, vanno 271 milioni di euro di spese correnti, oltre 36 milioni in più di quanto iscritto nel Bilancio di previsione 2017 mentre per gli investimenti su strade, scuole e altre opere pubbliche sono stati individuati altri 30 milioni di euro. Non salgono le tariffe per servizi pubblici a domanda individuale, che vengono compilate nella delibera propedeutica dedicata cosiddetta «tariffone», ma si prevedono nuove entrate per la messa a pagamento della «Mappa di Roma» per i turisti e l'affitto delle aree limitrofe al Campidoglio. Rimandata anche la rideterminazione della tariffa sui rifiuti Tari.
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