Pisa revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, Bedini (FdI): «Per coerenza, perché non riallagare l'area bonificata dai fascisti?»
Il Comune di Pisa ha recentemente approvato una delibera per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferitagli nel 1924. Filippo Bedini, Consigliere comunale di FdI, spiega ai nostri microfoni cosa ne pensa, e come ha risposto all'iniziativa
PISA - Il Comune di Pisa ha recentemente approvato una delibera per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferitagli nel 1924. La bella città toscana famosa per la sua torre pendente si accoda dunque alle battaglie senza esclusione di colpi condotte da coloro che, come la vicepresidente della Camera Laura Boldrini, considera una priorità nazionale sanzionare il gestore della spiaggia di Chioggia o proporre l'abbattimento dei monumenti fascisti. Filippo Bedini, Consigliere comunale di Fratelli d'Italia Pisa, spiega ai nostri microfoni che l'iniziativa è giunta da un «Consigliere comunale che fa il pendolare tra la maggioranza e l'opposizione». Un modo per farsi pubblicità, sostiene Bedini, «visto che nella primavera 2018 andiamo al voto". Bedini spiega di aver presentato, insieme ai suoi colleghi di partito, un sarcastico ordine del giorno diretto agli «alfieri dell'antifascismo», invitandoli alla coerenza: se davvero, cioè, l'operazione di damnatio memoriae andava fatta, questa avrebbe dovuto riguardare non soltanto la cittadinanza onoraria a Mussolini, ma anche tutto ciò che il fascismo fece alla città di Pisa, dagli edifici costruiti - che oggi ospitano istituzioni importanti come l'Inps e scuole - alla bonifica di una zona compresa tra la città e il mare, dai nomi delle vie ai libri di coloro che simpatizzarono per il fascismo. Un modo non convenzionale per seppellire l'estremismo antifascista con una risata.
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