Il gelato più buono d'Italia è a Torino: Gambero Rosso premia Alberto Marchetti
Accanto a lui nella guida anche Marco Serra, Ottimo e Mara dei Boschi: Torino si conferma capitale del gelato
TORINO - Torino ancora in vetta alle classifiche del gelato. Ad eleggere i gelati più buoni d’Italia è Gambero Rosso con la guida dedicata ai migliori gelatieri, presentata ieri al Sigep di Rimini. Per il terzo anno di seguito Alberto Marchetti si conferma tra i gelatieri più meritevoli in tutto lo stivale. Accanto a lui nella guida, per Torino, anche Marco Serra, Ottimo e Mara dei Boschi!
Marchetti, il gelato più buono d'Italia per Gambero Rosso
Tre coni, il massimo riconoscimento, per premiare il gelato e il lavoro di Alberto che proprio nel 2018 è stato scelto da Starbucks per rappresentare il gelato italiano nella Roastery di Milano. Una riconferma e una grande soddisfazione per il gelatiere che, insieme a Slow Food, ha portato la filosofia e i valori «buono, pulito, giusto» anche nel mondo della gelateria. Un premio per la sua città, Torino, che Alberto ama e valorizza con progetti e idee sempre nuovi.
La soddisfazione di Alberto Marchetti
«Sono molto contento - dichiara Alberto Marchetti - che Torino si confermi in vetta alla classifica. Credo moltissimo nel rispetto delle materie prime, punto tutto sulla qualità e sulla genuinità e sono questi i valori che, da ormai un anno, cerco di trasmettere nella Scuola Italiana di Alta Gelateria che ho fondato insieme a Roberto Lobrano. Studio, ricerca, profonda conoscenza e passione per la propria professione sono i cardini del nostro insegnamento e la base per offrire ai clienti un buon gelato. Nella Scuola abbiamo chiamato il gotha della gelateria Italiana, maestri gelatieri di tutta Italia, tutti professionisti con 3 coni Gambero Rosso. I corsi si tengono in Piazza CLN ma anche nelle cascine, nelle piantagioni… L’obiettivo è quello di offrire percorsi didattici innovativi, iter formativi di eccellenza mirati non solo a studiare e perfezionare le tecniche e la professione del gelatiere, ma anche ad approfondire la conoscenza e la gestione delle materie prime».