28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Kenya

Arrestato uno dei tre presunti rapitori di Silvia Romano in Kenya

La polizia kenyota ha arrestato uno dei tre sospettati del rapimento della 23enne cooperante italiana

NAIROBI - La polizia della contea kenyana di Tana River ha arrestato uno dei tre sospettati del rapimento di Silvia Romano, la volontaria italiana prelevata a novembre da Kilifi. Il comandante regionale James Akoru ha confermato che l’uomo, Ibrahim Adan Omar, è stato arrestato a Bangale domenica sera alle 19 locali, scrive il Daily Nation. «Un fucile AK-47, due caricatori e cento pallottole sono stati recuperati dall’indagato» ha detto una fonte di polizia. Le altre due persone a cui la polizia kenyana dà la caccia sono Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi. La polizia ha offerto una taglia di un milione di scellini a chiunque dia informazioni che portino al cattura dei due latitanti.

Gli altri due ricercati - Il 9 dicembre un alto funzionario del Kenya Wildlife Service, il servizio parchi del Paese africano, è stato indagato in relazione al sequestro. Il sergente Yusuf Adan era stato arrestato e rinchiuso in carcere con l’accusa di avere legami con i rapitori, che si ritiene siano ancora nascosti nella vasta foresta di Boni. Con il sergente Anan è stato arrestato anche il fratello. Le operazioni di ricerca non hanno portato molti progressi, un mese dopo il rapimento.

Il rapimento - Silvia Costanza Romano è stata prelevata il 20 novembre da una banda armata a Chakama, villaggio della zona sudorientale del Paese. L’italiana, 23 anni, lavora come volontaria per l’onlus Africa Milele. I residenti del villaggio, dopo il sanguinoso agguato in cui sono rimaste ferite almeno cinque persone tra cui almeno tre bambini, sono andati a caccia di possibili fiancheggiatori: alcuni sono stati prelevati e linciati dalla folla. «Rassicuriamo l’opinione pubblica», ha scritto la polizia del Kenya sul suo profilo ufficiale Twitter, «che non stiamo lesinando sforzi per scovare i criminali e trarre in salvo la vittima».