Per gli ex grillini il decreto spazzacorrotti può diventare un «salva Casaleggio»
La denuncia dei due ex grillini Canestrari e Biondo: nel provvedimento firmato da Bonafede c'è un articolo che sembra scritto apposta per blindare Casaleggio

ROMA – Decreto anticorruzione o decreto «salva Casaleggio»? Scoppia la polemica politica sul provvedimento firmato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che nelle sue intenzioni si propone di intervenire sui «reati contro la pubblica amministrazione» e sulla «trasparenza dei partiti e movimenti politici», si legge nel suo titolo. E proprio sul tema dei partiti spunta un articolo, il numero 9, sul quale puntano il dito due personaggi non certo amici del Movimento 5 stelle: Marco Canestrari e Nicola Biondo, ex grillini e autori del libro inchiesta anti-pentastellato intitolato «Supernova».
Le frasi incriminate
Perché l'articolo 9 del decreto legge, attualmente all'esame del parlamento, non è piaciuto a Canestrari e Biondo? Perché, al primo comma, si legge che «sono equiparate ai partiti e movimenti politici le fondazioni, le associazioni e i comitati la composizione dei cui organi direttivi sia determinata in tutto o in parte da deliberazioni di partiti o movimenti politici ovvero che abbiano come scopo sociale l’elaborazione di politiche pubbliche». E poi, al secondo, che «un partito o movimento politico può essere collegato ad una sola fondazione o ad una associazione o ad un comitato».
Che effetto avranno
Attualmente, di partiti politici collegati ad associazioni private ce n'è uno solo: si chiama, appunto, M5s, e l'associazione in questione è Rousseau. La struttura di cui sono soci Davide Casaleggio, figlio del fondatore Gianroberto, e Massimo Bugani, che appartiene all'ufficio stampa del premier Conte, inserita nell'ultima revisione dello statuto del Movimento e il cui unico ruolo formale è quello di fornire dei servizi, ovvero amministrare la gestione del sistema operativo. Ma, con l'introduzione di questa nuova norma, qualcosa cambierebbe dal punto di vista giuridico: non solo verrebbe data dignità politica all'associazione, ma ne verrebbe riconosciuto ufficialmente anche il legame con il partito. In più, potendo per legge essere l'unica associazione collegata al M5s, di fatto impedirebbe ad altri iscritti di creare comitati paralleli e concorrenti. Insomma, Davide Casaleggio, pur non eletto da nessuno, diventerebbe un leader riconosciuto e blindato del Movimento, senza che nessuno gli possa contendere la sua posizione. Si può parlare di legge ad personam, o meglio ad Movimentum?
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