26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Regione Sicilia

Migranti, il presidente di Malta parla in aula: i deputati del M5s si alzano e vanno via

Gli esponenti regionali siciliani del Movimento 5 stelle hanno abbandonato i banchi in segno di protesta contro il governo maltese

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PALERMO - I deputati regionali del Movimento 5 stelle si sono alzati dai loro banchi e hanno abbandonato l'aula parlamentare quando il presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, ha preso la parola in Assemblea siciliana su invito del presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè. Una decisione «presa per protestare contro atteggiamento Malta sui migranti», hanno spiegato i parlamentari del Movimento. Perché «il gesto di Malta nei confronti della nave Aquarius è inaccettabile e il Movimento 5 stelle non può non rimarcarlo davanti al presidente di Malta, al cospetto del parlamento siciliano», spiegano i cinquestelle in una nota. «Malta e l'Europa tutta - affermano di deputati 5 stelle - prendano atto che non siamo disposti a tollerare la loro indifferenza su un tema delicato che riguarda vite umane e che ricade spesso sulla Sicilia, la quale non rinnega la sua vocazione all'assistenza, ma pretende la massima collaborazione».

La nota del Movimento 5 stelle
«Il gesto di Malta nei confronti della nave Aquarius» si legge nella nota «è inaccettabile! Per questo motivo oggi abbiamo abbandonato l'aula appena la presidente della Repubblica maltese, Marie Louise Coleiro Preca, ha preso la parola. Malta e l’Europa tutta prendano atto che non siamo disposti a tollerare la loro indifferenza su un tema delicato che riguarda vite umane e che ricade spesso sulla Sicilia, la quale non rinnega la sua vocazione all’assistenza, ma pretende la massima collaborazione. Il governo nazionale non ha fatto altro che chiedere a Malta quello su cui, a parole, tutti i Paesi europei sono d’accordo: aiuto, solidarietà, suddivisione equa dei migranti che arrivano. Ci fa piacere apprendere che la Spagna accoglierà la nave Aquarius, anche se, è bene rimarcarlo, quello che lo Stato iberico sta facendo oggi è una parte infinitesimale rispetto a quella svolta dall'Italia finora sul fronte accoglienza. Da oggi, grazie alla decisa presa di posizione del governo, l’Italia non è più sola. Speriamo solo che il gesto del presidente spagnolo Sanchez non rimanga un episodio isolato. L’Italia, dal canto suo, ne siamo certi, se ci sarà condivisione degli impegni, sarà lietissima di fare la sua parte e non si tirerà indietro quando gli toccherà entrare in azione».

Intanto l'Europa prova a mediare
Sulla vicenda di nave Aquarius non è questione se il comportamento dell'Italia «sia legale o meno, ma se sia adeguato e in linea con la politica migratoria europea. Non seguiremo la strada di chi ha detto che il comportamento dell'Italia è illegale, sto ancora aspettando di vedere come evolve la situazione». Così il commissario europeo alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos. «Non faccio il gioco del biasimo. Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius ma questo è solo un incidente, un caso». In queste ore «l'Italia sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità. Voglio esprimere i ringraziamenti per gli erculei sforzi che l'Italia ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. La Commissione continuerà a sostenere l'Italia», ha aggiunto Avramopoulos. «Continueremo a lavorare sul dossier Libia, anche se dobbiamo ricordare che la situazione è ancora molto instabile ed alcuni dei nostri interlocutori sono molto deboli».