Viminale, espulso egiziano vicino a gruppi estremisti islamici
Era il leader di un sodalizio di detenuti dediti alla divulgazione dell'Islam radicale. Dall'inizio del 2018 è la 49esima espulsione
ROMA - Un cittadino egiziano è stato espulso dal territorio nazionale per contiguità ad ambienti dell'estremismo islamico. Lo riferisce una nota del ministero dell'Interno. Arrestato nel 2014 per il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nel 2016, il 32enne cittadino egiziano si è distinto in quanto leader di un sodalizio di detenuti dediti alla divulgazione dell'Islam radicale e alla ricerca di proseliti tra la popolazione carceraria. Profilo estremista confermato anche dalle successive attività info-investigative.
Per questi motivi, scarcerato in mattinata, è stato immediatamente espulso e rimpatriato con volo diretto da Roma a Il Cairo, in esecuzione del decreto emesso dal Prefetto di Trapani. Con questo provvedimento, il 49esimo nel 2018, sono 286 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi dal 1° gennaio 2015 ad oggi con accompagnamento nel Paese d'origine.
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