19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Governo

Nessuna 'fiducia' in Cottarelli: non sarà un premier ma solo un traghettatore

Anche per Carlo De Benedetti, editore di Repubblica, il premier incaricato da Mattarella «non avrà la fiducia». L'unica strada, quindi, «è tornare al voto»

Carlo Cottarelli arriva a Montecitorio
Carlo Cottarelli arriva a Montecitorio Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Il ritorno di Carlo Cottarelli al Quirinale ha un solo obiettivo: comunicare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'esito dei colloqui tenuti ieri dal premier incaricato e capire, insieme, se l'Italia potrà contare su un governo nel pieno delle sue funzioni - ipotesi quasi impossibile - o se il ruolo dell'ex Commissario alla spending review sarà solo quello di traghettare il Paese verso nuove elezioni nel più breve tempo possibile. Quasi impossibile, dicevamo, che Cottarelli possa conquistare la maggioranza in Parlamento: al «No» di Forza Italia nelle ultime ore si è aggiunta l'ipotesi astensione da parte del Partito democratico, come comunicato Maurizio Martina: «Il Pd sostiene con piena convinzione l'operato del Presidente Mattarella e la scelta di varare un Governo neutrale che porti alle elezioni anticipate. E proprio per rispettare il carattere di neutralità politica del Governo credo che sia opportuno che il Pd si astenga sul voto di fiducia. Convocheremo a breve e prima della fiducia la Direzione nazionale e lì decideremo». La strada verso le elezioni a fine estate, o a inizio autunno, è quindi al momento quella più probabile. E a ribadire l'impossibilità della nascita di un governo Cottarelli sono arrivate le parole dell'imprenditore Carlo De Benedetti. Per l'editore di Repubblica e de L'Espresso «Cottarelli non avrà la maggioranza e questo porterà inevitabilmente a elezioni presto». 

Forza Italia ribadisce il suo «No» a Cottarelli
«Non voteremo la fiducia al governo Cottarelli, siamo contrari ai governi tecnici non indicati liberamente dagli elettori nelle urne». Maria Stella Gelmini al direttivo del partito ha spiegato che «Forza Italia è una forza politica responsabile, ma non condividiamo questa scelta. L'incarico per tentare di formare un governo, lo abbiamo detto in più d'una occasione durante questa crisi, doveva andare a Salvini e al centrodestra unito. Si è ritenuto di non perseguire questa strada, si sono scelti altri percorsi, tutti finiti male. A questo punto la parola torni al più presto ai cittadini. Noi, con Berlusconi in campo e candidato, siamo pronti».

Intanto lo spread continua a volare
Nonostante la chiusura del Quirinale al governo Lega Nord - Movimento 5 stelle, continuano le raffiche di vendite sui titoli di Stato italiani, con lo spread Btp/Bund che è arrivato a toccare 320 punti, con un balzo di oltre 60 punti rispetto alla chiusura di ieri, tornando ai livelli di primavera 2013, salvo poi ripiegare fino a quota 273.  Non si allenta quindi la tensione sul mercato, in attesa che il presidente incaricato Carlo Cottarelli si presenti in Parlamento per chiedere una fiducia che, stando alle dichiarazioni delle forze politiche sembra molto difficile da raggiungere. 

E Salvini torna ad attaccare Mattarella
E proprio lo spread che continua a volare, nonostante la scelta del Quirinale di conferire l'incarico per formare il governo all'uomo 'dei tagli' e del controllo della spesa pubblica è un'altra freccia all'arco di Matteo Salvini ch, ai giornalisti presenti a Montecitorio che chiedevano un commento sulle vendite sui titoli di Stato italiani, ha risposto: «Chiedete a Mattarella. Fosse per me ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto altrimenti per rassicurare i mercati, ma non mi sembra cistiano riuscendo...».