30 maggio 2023
Aggiornato 23:30
Centrodestra

«Salvini con i No Tav, noi con i poliziotti feriti»: inizia sulla Torino-Lione l'opposizione di Forza Italia

Di Maio: «Diremo alla Francia che la Tav non serve». Scoppia l'ira di Fi: «La Lega Nord alleata con chi contestava Salvini strappando i suoi libri»

Luigi Di Maio a Ivrea illustrare l'accordo di governo con la Lega
Luigi Di Maio a Ivrea illustrare l'accordo di governo con la Lega Foto: ANSA/ ALESSANDRO PREVIATI ANSA

ROMA - Nel contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e la Lega «c'è il blocco di un'opera che è inutile. Andremo a parlare con la Francia e gli diremo che la Torino-Lione poteva valere trent'anni fa, ma non più oggi. Non serve più». Con queste parole il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, ha fatto scoppiare, come previsto, la reazione delle opposizioni. Il tutto poche ore dopo un altro scontro, quello sulle sorti dell'Ilva di Taranto. Per Di Maio, però, quella contro la Tav è una «una battaglia storica, che molti anni fa ha dato inizio a tutto questo». Come dire: il Movimento 5 stelle è nato lì, e non può rinnegare le sue origini. Parole nette, pronunciate mentre migliaia le persone che si sono radunate in bassa Valle di Susa per partecipare al corteo No Tav da Rosta a Avigliana. Fra i presenti ci sono alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle e consiglieri comunali pentastellati di Torino. Ad aprire il corteo ci sono i sindaci di diversi paesi della valle. Intevitabile, però, la crepa aperta tra il M5s e i Notav dopo l'accordo con la Lega Nord: «Non esistono governi amici. Nessuno si offenda». Il commmento di Alberto Perino, leader storico del Movimento Notav: «Ci possono essere governi meno ostili che perseguono i nostri stessi obiettivi. Ma i governi hanno dei vincoli che il movimento Notav non ha. Noi continuiamo sulla nostra strada».

Forza Italia: «Noi con i carabinieri e i poliziotti feriti»
Ma sulla questione Tav il centrodestra, almeno per come lo abbiamo conosciuto alle ultime elezioni, è inevitabilmente spaccato. «Un esponente di punta del movimento grillino ha partecipato a una manifestazione Notav. E già questo ci fa capire quale sarà l'orientamento del nascente governo. Ma oltre a partecipare ha anche detto che l'opera sarà bloccata» ha affermato in una nota il senatore di Fi, Maurizio Gasparri. «Queste frasi - aggiunge - fanno capire che l'Italia dovrà staccare un assegno di circa tre miliardi di euro, come le autorità francesi hanno già chiaramente detto, per la responsabilità italiana nel blocco. Questa vittoria dei Notav dovrebbe anche indurre a una riflessione i tanti appartenenti delle forze dell'ordine che sono stati aggrediti selvaggiamente in questi anni. Noi siamo solidali con i poliziotti e i carabinieri feriti in prima linea dai Notav violenti e nemici della legalità. Per noi lo Stato sono loro. Altri preferiscono i Notav».

L'attacco di Schifani: «Salvini sostiene i Notav»
Duro e provocatorio il commento di Renato Schifani contro l'accordo di governo firmato da Matteo Salvini: «'Anche strappare i libri è libertà d'espressione. Bisogna dire basta al discorso della democrazia fine a se stessa!'. Era il maggio del 2016 ed a parlare era Francesca, 21 anni, del collettivo Hobo di Bologna che così accoglieva Matteo Salvini all'Universitá, strappando il suo libro autobiografico. Un collettivo che si definiva 'lavoratore di #IkeaInLotta, militante di Occupy, No Tav, insorto in Tunisia ed Egitto e a favore della riappropriazione del reddito'. Ecco Salvini e la Lega anche con chi stanno facendo il governo. Altro che impegnato per elettori del Centrodestra, che sicuramente non hanno votato Matteo Salvini per governare con un programma No Tav. Questo era il programma di Francesca, la ragazza che solo due anni fa accoglieva Salvini strappando i suoi libri...».