12 ottobre 2025
Aggiornato 02:30
Governo

Salvini, ormai è scontro aperto con Mattarella: l'Ue nel mirino

Il leader della Lega Nord: «Einaudi va letto tutto». Poi avvisa il Quirinale: «Rinegozieremo i trattati Ue»

Matteo Salvini all'esterno del Pirellone
Matteo Salvini all'esterno del Pirellone Foto: ANSA/FLAVIO LO SCALZO ANSA

MILANO - Prima la condanna della «narrativa sovranista» contro l'Unione europea. Poi il richiamo a Luigi Einaudi, al ruolo del presidente della Repubblica e alla potere, in capo al Quirinale, «di  nominare il presidente del Consiglio, anche non avvalendosi delle indicazioni espresse dal principale gruppo parlamentare». Matteo Salvini non ha retto e, a margine delle trattative per la firma del contratto «per il governo del cambiamento» con il Movimento 5 stelle è sbottato: «Contiamo di portare a Mattarella un'idea di Italia positiva per i prossimi anni e lo ascolteremo col massimo rispetto. Ma ho riletto anch'io Einaudi. Va letto tutto, e scrisse di un Paese fondato sull'autonomia». Poche battute che ben spiegano, però, lo scontro in corso tra la prima carica dello Stato e il leader della Lega Nord, evidentemente preoccupato di un possibile stop dal Quirinale al progetto di Paese che si sta costruendo con il Movimento 5 stelle. Nel mirino di Mattarella soprattutto due punti chiave dell'accordo: l'abolizione della Legge Fornero e l'istituzione del reddito di cittadinanza. «Einaudi - ha ricordato Mattarella - rinviò due leggi approvate dal Parlamento, perché comportavano aumenti di spesa senza copertura finanziaria, in violazione dell'art.81 della Costituzione».

L'attacco di Mattarella, citando Einaudi
Questo il passaggio principale dell'intervento del presidente Mattarella di sabato, in occasione del ricordo di Luigi Einaudi: «Il ruolo del Presidente della Repubblica può e deve rimanere dormiente per lunghi decenni e risvegliarsi nei rarissimi momenti nei quali la voce unanime, anche se tacita, del popolo gli chiede di farsi innanzi a risolvere una situazione che gli eletti del popolo da sé, non sono capaci di affrontare, o per ristabilire l’osservanza della legge fondamentale, violata nella sostanza anche se ossequiata nell’apparenza». 

Matteo Salvini non ci sta e replica
A far saltare i nervi a Matteo Salvini è stato soprattutto il richiamo all'europeismo. Da qui la sua risposta uscendo nella serata di sabato dal Pirellone dopo il vertice con il Movimento 5 stelle: «L’idea è di rinegoziare i trattati Ue, altrimenti l’Italia soffoca». Sull'Europa sembra intanto che il Movimento 5 stelle qualcosa, alla Lega Nord, abbia ceduto. Un segnale a Bruxelles, all'interno del contratto, ci sarà anche se il M5S resta contrario ad un rialzo immediato del deficit. Ma non è un caso che, al termine del round milanese, Salvini annunci l'impegno per «rinegoziare i trattati europei, altrimenti l'Italia soffoca». E sui migranti, l'impressione, è che si vada su una stretta notevole, organizzando anche i rimpatri nei Paesi d'origine.