Al Senato inizia la prima seduta: e il primo intervento è di Napolitano
La XVIII legislatura è iniziata al Senato con un discorso, rigorosamente politico, del senatore a vita Giorgio Napolitano
ROMA - È iniziata in aula al Senato la prima seduta della XVIII legislatura, presieduta del presidente emerito Giorgio Napolitano. L'emiciclo è quasi gremito. Tra i banchi del Pd Matteo Renzi, seduto tra Francesco Bonifazi e Teresa Bellanova, più a sinistra l'ex presidente del Senato Pietro Grasso, senatore di Leu, ancora assente il leader della Lega Matteo Salvini, mentre fa il suo ritorno tra i banchi di Palazzo Madama Umberto Bossi dopo sette legislature da deputato. Durante l'intervento di apertura di seduta di Napolitano, Bossi si è alzato per andare a salutare Paolo Romani, capogruppo uscente di Forza Italia, in pole per la presidenza del Senato. Numerose le facce nuove soprattutto tra i banchi del Movimento 5 stelle, dove una senatrice tiene esposto sulla propria postazione un drappo con la scritta in rosso «No Tap».
Il discorso politico di Napolitano
E l'intervento di apertura affidato al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano si è trasformato in un vero e proprio discorso politico, con tanto di analisi del risultato del voto. «Questa diciottesima legislatura nasce da un'ampia e appassionata partecipazione elettorale, il nostro punto di riferimento non possono essere che le espressioni della volontà elettorale». «Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni che hanno compiuto un balzo in avanti clamoroso nel consenso degli elettori e che quindi di fatto sono oggi candidati a governare il paese». ha detto Napolitano. Un voto, ha aggiunto, che «ha travolto certezze e aspettative di forze politiche radicate da tempo nell'assetto istituzionale e di governo del Paese. Esso ha messo in questione tradizioni, visioni, sensibilità, che erano a lungo prevalse». «Gli elettori hanno premiato straordinariamente le formazioni politiche che hanno espresso le posizioni di più radicale contestazione, di vera e propria rottura rispetto al passato», ha sottolineato Napolitano.
Pd respinto all'opposizione, dice Napolitano
«In pari tempo, il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre esecutivi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all'opposizione», ha aggiunto Napolitano, ribadendo che «occorre comunque corrispondere alle scelte del corpo elettorale e delineare la strada per il prossimo futuro del Paese. E alcuni elementi possono concorrere ad allargare l'orizzonte». Il Presidente emerito ha poi dichiarato che bisogna «fare leva sull'interesse generale dell'Italia» per uscire dall'impasse sulla formazione del governo e l'avvio della legislatura, ed è chiaro «che l'Europa resta il solo ancoraggio per un'Italia che voglia contare», «nessuno può pensare di ripartire da zero». Lo ha detto il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano, aprendo la prima seduta della nuova legislatura a Palazzo Madama.
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