25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Degrado Roma

Degrado Corso d’Italia, spazzatura ovunque e clandestini nei sottopassaggi

Anche una delle zone più vip della Capitale sembra sfuggita a ogni controllo. La raccolta rifiuti è assente e nei tunnel vivono immigrati irregolari

Il sottopasso di Corso d'Italia dove a novembre è stato ritrovato il cadavere di una donna brasiliana
Il sottopasso di Corso d'Italia dove a novembre è stato ritrovato il cadavere di una donna brasiliana Foto: ANSA

ROMA – Giuliana e Sara sono due parrucchiere che da dieci anni gestiscono la loro attività in via Valenziani. Le quotidiane discussioni con le clienti, da qualche tempo si sono concentrate inevitabilmente sul degrado in cui è piombata questa zona della Capitale. «Ci facciamo portavoce degli altri negozianti che gestiscono le altre attività nella nostra stessa zona: la situazione è pessima». E lo testimoniano le fotografie presenti alla fine dell'articolo. A preoccupare, però, non è solo il fronte della spazzatura: le donne sono spesso terrorizzate quando passeggiano da sole. Dai tunnel che si snodano nei sottopassaggi di Corso d’Italia, escono spesso immigrati con atteggiamenti poco rassicuranti.

Il degrado e la paura
Proprio in una di queste gallerie, due mesi fa è stata trovata una donna senza vita. La senzatetto brasiliana di 49 anni, aveva una profonda ferita alla testa, una caviglia rotta e numerosi graffi sul viso. Secondo gli inquirenti la donna sarebbe stata oggetto di un attacco brutale da parte di uno o più aggressori che le hanno provocato la rottura del cranio. La vittima, inoltre, è stata ritrovata senza vestiti: il silenzio calato su questa vicenda, come troppo spesso accade in episodi come questo, non ha chiarito un’eventuale violenza sessuale sulla donna.

A due passi dal centro
Chi vive in questo quadrante, per motivi professionali o di residenza, conferma come nei sottopassaggi di Corso d’Italia non si respiri una buona aria. «Mi è capitato di segnalare alla polizia uno di questi sbandati mentre tirava calci allo specchietto di una macchina» racconta Giuliana. «Gli agenti mi hanno spiegato – riferisce con un pizzico di rassegnazione – che quando fermano un malvivente, dopo un mese questo viene rimesso in libertà. Così torna a comportarsi come se non peggio di prima». Poco importa se proprio in queste gallerie vengono trovate siringhe o fazzoletti sporchi di sangue. Secondo quanto denuncia chi vive questa zona, i clandestini che vivono nei tunnel sono gli stessi che si improvvisano come posteggiatori abusivi: «Tempo fa uno di loro aveva iniziato a minacciare una donna che non voleva dargli monete e dallo spavento si era barricata in macchina».

Raccolta spazzatura irregolare
Un enorme punto interrogativo, infine, si allunga sullo smaltimento dell’immondizia. «Abbiamo chiesto agli operatori dell’Ama come mai non raccogliessero la spazzatura sulla nostra via. Ci hanno spiegato che siamo su due municipi differenti». Dopo il semaforo di via Valenziani, infatti, inizia il II municipio e la raccolta sembra essere più efficiente. Nel I, invece, c’è il caos totale. Le foto testimoniano una realtà pesante: materassi abbandonati, topi che passeggiano e cumuli maleodoranti. «In via Sulplicio Massimo, la spazzatura occupa i marciapiedi e non si può passare». Il degrado dunque non è una piaga che affligge solo la zone più esterne della Capitale: la speranza è che qualcuno intervenga quanto prima, in centro come nelle periferie più estreme.