23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Degrado Roma

Tor Sapienza, roghi continui nei campi rom sotto gli occhi dei Vigili urbani

Colonne di fumo tossico e maleodorante per tutto il giorno. L’ultima, enorme e nera, si è alzata questa notte: "E la Polizia Locale assiste senza fare nulla"

ROMA – Per capire la sconfitta che lo Stato e le istituzioni hanno subito basta farsi un giro a Tor Sapienza. Ma se gli amministratori – con la presenza costante di una pattuglia che non interviene mai – dimostrano di non voler o non saper gestire una situazione critica, a pagarne le conseguenze sono i residenti, condannati quotidianamente a respirare un’aria tossica e maleodorante. «Nella notte – afferma Roberto Torre, presidente del Comitato di quartiere – si è superato ogni limite con una colonna di fumo nera proveniente, come tutti i roghi, dal campo rom di via Salviati».

La pattuglia dei Vigili
Certo, non si può dire che le istituzioni siano assenti. «La macchina della Polizia Locale è sempre posteggiata all’entrata dell’insediamento – prosegue Torre – il suo ruolo, però, resta un mistero». Gli agenti presenti a rotazione, infatti, vengono puntualmente interrogati dai cittadini: «Ma non vedete il rogo? Ma perché non intervenite?». La risposta, è sempre la stessa: «Oltre a segnalare, non possiamo fare niente». La funzione dovrebbe essere quella di deterrente: ma visti i continui incendi che sprigionano fumi tossici, non sembra sortisca effetto. Se la presenza della pattuglia ha limitato l’entrata dei mezzi che scaricano i rifiuti da via Salviati, c’è la seconda entrata di via Sansoni che non viene monitorata.

L’ultimo rogo 
«Dopo mezz’ora sono arrivati i Vigili del fuoco» racconta con amarezza Roberto Torre. Le fiamme che si sono alzate ieri sera alle 22.10 ha sprigionato «una puzza indescrivibile». Con i fumi tossici, arrivano sempre le stesse domande: «Come può essere – si chiede il presidente del Comitato – che ieri sia entrato in funzione il ragno che raccoglie i rifiuti e venga bonificata la zona, con un costo enorme per la comunità, ma si continua a permettere che accedano mezzi e camion per scaricare ogni tipo di spazzatura?». La situazione secondo i residenti andrebbe avanti da anni, da prima che si insediasse l’attuale amministrazione comunale e quella municipale.

Problema sottovalutato
Se la piaga dei roghi non è recente, tra i motivi della rabbia del Comitato di quartiere c’è soprattutto l’atteggiamento delle istituzioni: «Qualche amministratore municipale ha il coraggio di parlare di «riscaldamento di camino», ovvero si tratterebbe solo di una semplice puzza di bruciato: non è affatto così». Come già raccontato qui da DiariodelWeb.it, infatti, all’interno del campo rom di via Salviati viene bruciato di tutto, comprese le batterie che vanno a pressione e sprigionano il classico fumo bianco. «Altro che semplice puzza di bruciato» – sbotta Torre contro l’amministrazione municipale dei Cinquestelle – «qui l’aria è irrespirabile e sembra che ci lamentiamo per nulla». In attesa di sapere le cause dell’incendio di ieri sera, da Tor Sapienza è tutto. Fino al prossimo rogo.