Mattarella e il suo elogio delle elezioni (e della nuova legge elettorale)
Le parole del presidente della Repubblica nel corso del tradizionale scambio degli auguri con le istituzioni

ROMA - «Le elezioni rappresentano sempre il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del tradizionale scambio degli auguri con le istituzioni. «Progettare l’avvenire, senza ignorare il presente ma senza farsene catturare, è un dovere di tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici a ogni livello».
Interesse generale?
Aggiunge il presidente: il «prezioso assetto pluralistico che ci assegna la nostra Costituzione suggerisce e richiede consapevolezza dell’interesse generale. La sua piena attuazione passa anche attraverso il doveroso concorso di ciascuno alla vita istituzionale e sociale della Repubblica».
Plauso alla legge elettorale
Per Mattarella «questa diffusa e comune responsabilità repubblicana oggi impone il dovere di riflettere sul crinale storico in cui ci troviamo per definire un’idea del nostro futuro». La nuova legge elettorale presenta «regole omogenee e non dissonanti, sul cui merito le opinioni sono legittimamente difformi ma che rappresentano il risultato di una scelta del Parlamento ed evitano l’anomala condizione di chiamare al voto gli elettori con quel che residuava di due leggi parzialmente cancellate da due diverse decisioni giurisdizionali», ha anche affermato il presidente della repubblica.
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