25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Salute

Sì alla cannabis ad uso terapeutico, la Camera approva la proposta targata Pd

Con 317 voti a favore l’aula della Camera ha detto sì alla legge che autorizza a precise condizioni l’utilizzo dei derivati della cannabis per ragioni terapeutiche

La Camera ha dato l'ok all'uso della cannabis per scopi terapeutici
La Camera ha dato l'ok all'uso della cannabis per scopi terapeutici Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Con 317 voti a favore da Pd, M5s, Mdp, Sinistra Italiana e alcuni centristi di maggioranza, 40 no da Forza Italia, Lega e Fdi e 13 astensioni di Ap e dei fittiani di «Direzione Italiana» l’aula della Camera ha detto sì alla legge che autorizza a precise condizioni l’utilizzo dei derivati della cannabis per ragioni terapeutiche. Il testo passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva entro la, fine della legislatura. La legge sull’uso terapeutico della cannabis è frutto della decisione targata Pd a Montecitorio di stralciare questo aspetto dalla più generale legge sulla depenalizzazione e legalizzazione dell’uso tout court della cannabis promosso dall’intergruppo parlamentare antiproibizionista sulla quale non si è riusciti a raggiungere un’intesa sostenibile da tradurre in legge entro la fine di questa legislatura. Il testo fissa criteri uniformi sul territorio nazionale garantendo ai pazienti equità d’accesso, promuove la ricerca scientifica sui possibili impieghi medici e sostiene lo sviluppo di tecniche di produzione e trasformazione per semplificare l’assunzione. Ecco, in sintesi, le principali novità.

CANNABIS AD USO TERAPEUTICO: il medico potrà prescrivere medicinali di origine vegetale a base di cannabis per la terapia del dolore e altri impieghi. La ricetta (oltre a dose, posologia e modalità di assunzione) dovrà recare la durata del singolo trattamento, che non può superare i tre mesi.

MEDICINALI A CARICO DEL SSN. I farmaci a base di cannabis prescritti dal medico per la terapia del dolore e impieghi autorizzati dal ministero della Salute saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Se prescritti per altri impieghi restano al di fuori del regime di rimborsabilità. Vale in ogni caso l’aliquota Iva ridotta al 5 per cento.

PRODUZIONE DI CANNABIS. Coltivazione della cannabis, preparazione e distribuzione alle farmacie sono affidate allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Se necessario può essere autorizzata l’importazione e la coltivazione presso altri enti. Sono stanziate risorse per un milione e 700mila euro.

MONITORAGGIO PRESCRIZIONI. A regioni e province autonome spetta il compito di monitorare le prescrizioni, fornendo annualmente all’Istituto superiore di sanità i dati aggregati per patologia, età e sesso dei pazienti sotto terapia di cannabis, nonché quello di comunicare all’Organismo statale per la cannabis il fabbisogno necessario per l’anno successivo.

INFORMAZIONE E PROMOZIONE RICERCA. Norme specifiche prevedono campagne di informazione, aggiornamento periodico dei medici e del personale sanitario impegnato nella terapia del dolore e promozione della ricerca sull’uso appropriato dei medicinali a base di cannabis.