19 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Caccia a elettori M5s

Amministrative, il centrodestra ci crede. Salvini: possiamo fare il cappotto

Ora il centrodestra ci crede davvero. Dopo gli ottimi risultati al primo turno, Forza Italia, Lega e FdI puntano a far saltare il banco ai ballottaggi delle amministrative. E già si guarda alle politiche.

La leader di FDI Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini
La leader di FDI Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini Foto: Luca Zennaro ANSA

MILANO - Yes we can. Ora il centrodestra ci crede davvero. Dopo gli ottimi risultati al primo turno, Forza Italia, Lega e FdI puntano a far saltare il banco ai ballottaggi delle amministrative. «Possiamo fare cappotto», è la previsione di Matteo Salvini. Anche Silvio Berlusconi vede vicina la vittoria, tanto che dopo un iniziale disimpegno, negli ultimi giorni di campagna elettorale ha moltiplicato le sue presenze in tv, anche locali. Ed entrambi puntano sull'affluenza: "Quella sarà la chiave, dobbiamo portare a votare almeno il 50% degli elettori", ripetono sia da Fi che dalla Lega.

Obiettivo
Con un obiettivo preciso, gli elettori Cinque Stelle: esclusi da quasi tutti i ballottaggi i candidati M5s, i loro elettori possono essere l'ago della bilancia in sfide che a volte si giocano sul filo di poche migliaia di voti. Salvini da tempo li corteggia, ma negli ultimi giorni anche Berlusconi ha lanciato la sua offensiva. Dopo aver scelto i dirigenti M5s come bersaglio della campagna elettorale (con giudizi severissimi: «Sono un pericolo, peggio dei comunisti nel '94»), nelle ultime dichiarazioni prima dei ballottaggi il leader di Fi si è rivolto esplicitamente ai loro elettori. Già guardando alle prossime politiche.

Prospettive
Che almeno nell'idea di Salvini dovrebbero essere in autunno, se la spallata dei ballottaggi arrivasse: «In un Paese normale, in caso di sconfitta Gentiloni si dimetterebbe». Nelle previsioni del leader leghista, le proporzioni della vittoria del centrodestra saranno clamorose: «Possiamo fare cappotto», dando per certe le vittorie ad Asti, Padova, La Spezia, Verona, Lecce. E soprattutto a Genova, dove sarebbe la prima volta. Come potrebbe essere la prima volta del centrodestra a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d'Italia. E sempre in Lombardia, la Lega è certa di vincere a Como, e in altre città non capoluogo ma comunque importanti: «Vinciamo a Cantù, Legnano, Crema, Desenzano». Sul filo di lana le sfide di Monza e Lodi: «Dipenderà dall'affluenza».

Buone premesse
Insomma, le premesse - sia ad Arcore che in via Bellerio - per la clamorosa rivincita alle politiche. Legge elettorale permettendo: «Io voglio formare un governo di centrodestra», insiste a dire Salvini. Da Forza Italia dicono: «Il listone non è possibile, per questo noi chiediamo o il premio alla coalizione o il tedesco, dove le coalizioni le fai dopo il voto. Ma per noi la coalizione è quella di centrodestra, non le larghe intese col Pd». Coalizione possibile, nei calcoli dell'ex Cavaliere, con FdI al 5%, la lega al 12-13%, e Forza Italia al 30%: «Con i resti dovuti alla soglia di sbarramento del 5%, andiamo sopra il 50%», dicono dallo staff di Arcore. Nessun dubbio che la resurrezione di Forza Italia sia obiettivo raggiungibile: «Berlusconi è carico a mille, ha intenzione di continuare ad essere molto presente in tv, perchè quando vede la vittoria possibile si gasa».