24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Macron si congratula con Renzi per le primarie

Macron e Renzi, quello scambio di complimenti su Twitter. Perché tra simili ci si intende

Emmanuel Macron si è congratulato su Twitter con Matteo Renzi per la sua vittoria alle primarie. Ad unirli, l'apparenza programmatica di rottamatori e la sostanza di uomini dell'establishment

ROMA - Che Matteo Renzi facesse il tifo per Emmanuel Macron lo si era ampiamente capito. L'appena riconfermato segretario del Pd non ha mai fatto mistero di subire il fascino del giovane candidato all'Eliseo, che ha sconvolto il panorama politico francese, dipingendosi come un outsider piuttosto restio alle classiche definizioni di «destra» e di «sinistra». Sarà forse che Renzi rivede nel collega francese un po' della sua ambizione. E che la vicinanza di entrambi al cosiddetto «establishment», soprattutto economico-finanziario, nonostante la nomea di rottamatori, sia una similitudine effettiva e unificante.

Tifo reciproco
Ciò che ufficialmente si è scoperto da poco (ma che, tutto sommato, non si faticava troppo ad immaginare) è che anche Macron ha fatto il tifo per Renzi. La stima, insomma, è reciproca. La corrispondenza d'amorosi sensi è testimoniata da uno scambio di battute tra i due su Twitter, scambio partito proprio dal francese. Che, in occasione della vittoria di Renzi alle primarie Pd, ha voluto offrire pubblicamente le sue congratulazioni al (di) nuovo Segretario. «Bravo a Matteo Renzi, anche lui in cammino/en marche. Insieme, cerchiamo di cambiare l'Europa con tutti i progressisti».

Una ghiotta occasione per Renzi
Renzi, naturalmente, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione di dare visibilità a un'investitura giunta dal probabile prossimo Presidente d'oltralpe, e, in francese, ha subito risposto al suo «socio»: «Grazie, caro Emmanuel! Viva la Francia, viva l'Europa (che cambieremo insieme) #enmarche #incammino».

Una corrispondenza d'amorosi sensi su Twitter
Un brevissimo dialogo, che però dice molto. Perché testimonia che il paragone tra Renzi e Macron, già ventilato da molti, è tutt'altro che azzardato. Entrambi europeisti convinti, entrambi sostenuti dal grande capitale finanziario, entrambi apparentemente e ambiziosamente persuasi di poter cambiare l'Europa (o, almeno, così si presentano all'elettorato). Entrambi politicamente espressione del centrosinistra, ma, pur in modi diversi, aborriti anche dalla «sinistra sinistra». Entrambi membri onorari dell'establishment, ma presentatisi (pur con modalità differenti) come «outsider» e «rottamatori». Entrambi grandi estimatori dei social, che, come è accaduto in questo caso, usano per attestare (e comunicare programmaticamente al mondo) la propria vicinanza politica.