18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Attentato di Berlino

Grillo: «Italia viavai di terroristi. Espulsione immediata degli irregolari»

Il fondatore del Movimento 5 stelle a commento dell'uccisione del presunto attentatore di Berlino ha parlato di una «situazione migratoria ormai fuori controllo»

ROMA – Anche Beppe Grillo ha scoperto l'esistenza della minaccia terroristica in Italia, resa sempre più temibile da una «situazione migratoria è ormai fuori controllo», come ha scritto sul suo blog a commento dell'uccisione del presunto attentatore di Berlino da parte di due poliziotti a Milano. L'Italia sta diventando un «viavai di terroristi, che non siamo in grado di riconoscere e segnalare, che grazie a Schengen possono sconfinare indisturbati in tutta Europa. Bisogna agire ora», ha continuato.

I poliziotti eroi
Nel post dal titolo «Ora è il momento di proteggerci» Grillo ha ringraziato Cristian Movio e Luca Scatà, i due agenti della polizia di Stato che hanno messo fine alla fuga di Anis Amri, «due eroi, che hanno rischiato di diventare due nuovi santi laici. Tutta l'Italia, tutta l'Europa sono grate a questi due ragazzi. Io personalmente mi sento in dovere di ringraziarli e abbracciarli, specialmente Cristian che ora si trova in ospedale con una spalla forata».

«La situazione migratoria è ormai fuori controllo»
Il leader del Movimento 5 stelle è quindi passato all'analisi politica di quanto accaduto, sostenendo che sia «folle» che due agenti ordinari debbano essere «messi a repentaglio e ritrovarsi ad avere a che fare con un terrorista ricercato da mezza Europa». Per il fondatore del M5s tutto questo è successo «perché la situazione migratoria è ormai fuori controllo». Solo lo scorso anno, viene ricordato sul blog, con gli sbarchi sono arrivati in 153mila 842, i richiedenti asilo sono stati 83mila 970, 71mila 000 sono stati esaminati e il 55 per cento di questi hanno ricevuto diniego. C'è da domandarsi, la tesi del comico genovese «dove sono finiti loro e quelli non esaminati e che non hanno fatto richiesta? L'Italia e l'Europa sono un colabrodo».

Amri radicalizzato a Palermo
Grillo ha quindi ripercorso la storia di Anis Amri, il cui documento è stato ritrovato sul Tir con cui è stata compiuta la strage nel mercationo di Natale della capitale tedesca. Arrivato in Italia nel febbraio 2011 «è stato sanato con altri 26mila da un decreto dello stesso anno (Governo Berlusconi)». Incarcerato in Italia per una condanna a 4 anni, si sarebbe radicalizzato nel carcere di Palermo che ha lasciato nel giugno 2015 per essere espulso verso la Tunisia. Quel Paese però non ne avrebbe riconosciuto la nazionalità, quindi ha continuato il leader dei 5 stelle: «E' rimasto in Italia un po' di tempo e poi è partito verso la Germania. Qui, tollerato come profugo cui era stata respinta la domanda di asilo, era stato fermato per due giorni l'estate scorsa e sorvegliato per mesi perché sospettato di preparare un attentato. Dopo di che lo ha preparato e realizzato. Poi è tornato tranquillamente in Italia senza che nessuno lo controllasse durante i passaggi alle frontiere e chissà cosa avrebbe fatto se ieri notte non avesse incontrato Cristian e Luca».

Espulsione immediata di tutti gli immigrati irregolari
Secondo Grillo per uscire da questa situazione sono necessarie alcune azioni: per prima cosa espulsione immediata di tutti gli immigrati irregolari. In secondo luogo è necessario rivedere l'accordo di Schengen: «Qualora si verifichi un attentato in Europa le istituzioni devono provvedere a sospenderlo immediatamente e ripristinare i controlli alle frontiere almeno finché il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati», ha scritto il fondatore del M5s. Inoltre si deve creare una banca dati europea sui sospetti terroristi condivisa con tutti gli stati membri, utilizzando anche quelle attuali. Infine bisogna rivedere il Regolamento di Dublino perché «fino a oggi è stato il tempo del dolore, della commozione, della solidarietà. Adesso è il momento di agire e proteggerci», ha concluso Grillo.