Olimpiadi, Renzi attacca Raggi e M5s: le usano per sanare le loro faide
Matteo Renzi non molla, o almeno non rinuncia a dire la sua sullo stop alle Olimpiadi a Roma giunto da Grillo in persona. E attacca Virginia Raggi e tutto il MoVimento Cinque Stelle
ROMA - "Roma 2024 è una grande opportunità per l'Italia». Matteo Renzi non molla, o almeno non rinuncia a dire la sua, dal proprio profilo Facebook, sulla candidatura della Capitale per le Olimpiadi 2024 dopo la sonora bocciatura giunta dal blog di Grillo. «Il progetto è serio, rigoroso e fatto bene. E non a caso siamo in pole position rispetto alle altre città. Leggo che per ricompattarsi dalle proprie faide interne il Partito Cinque Stelle vorrebbe dire NO alle Olimpiadi di Roma. Rispetteremo la decisione del Sindaco Raggi, qualunque essa sia, ma lasciatemi dire con molta forza che dire NO a una grande occasione di sviluppo e posti di lavoro per l'Italia è un errore».
Una scusa per placare le faide interne
A maggior ragione, per il premier, se lo si fa «per ricompattare le varie anime del proprio partito».Non solo un errore, aggiunge, ma «un gesto triste e cinico». Già ieri il presidente del Consiglio aveva sostenuto la stessa linea, attaccando il MoVimento Cinque stelle per la sua scelta. «Non si può utilizzare il no alle Olimpiadi che vuol dire no a posti di lavoro e riqualificazione delle periferie, come strumento per far pace in una faida all'interno di un movimento che si dovrebbe chiamare partito. Si dica di sì o si dica di no, servono scelte e il coraggio di chiamare le cose col proprio nome» ha dichiarato. Renzi ha anche avvertito: «Non si dica che i soldi che arrivano dalle Olimpiadi si useranno per altro: o vanno a Roma o vanno a Parigi, non è che ci sono comunque. Sono triste quando per necessità di pochi si sacrifica una scelta che farebbe la felicità di molti».
Arrestare i corrotti, non i grandi eventi
Per il premier, c'è bisogno di scelte coraggiose, soprattutto in materia di grandi eventi. In vista dei quali, dice, è stata creata appositamente l'Anac. «Non basta andare a gridare nei talk show quando viene fuori uno scandalo: si arrestano i corrotti, non si arrestano i grandi eventi». Per il premier, un Paese serio è un Paese in cui «se qualcuno ruba lo arrestano, non quello dove si arrestano le grandi opere. Se a Roma cancellano le Olimpiadi vincono i cottorri", ha continuato.
Quel no giunto da Grillo
Intanto, il caso Roma continua a mettere in difficoltà M5s: alcuni sondaggi pubblicati da Huffington post già rilevano un calo di consensi e di sicuro i vertici temono che la sindaca possa deviare in maniera troppo evidente rispetto alla linea del Movimento. Non a caso, l'altra sera a Nettuno Grillo ha urlato alla piazza che «Raggi andrà avanti e noi vigileremo sul programma». E la vigilanza è diventata attiva proprio sulle Olimpiadi, con il post di Elio Lannutti sul blog di Grillo, rilanciato dal leader M5s anche su twitter: «Olimpiadi no grazie», è il titolo del commento. Una presa di posizione che anticipa quella ufficiale del Comune, ma che era già stata ribadita da Luigi Di Maio a Nettuno.
Gli attacchi Pd alla Raggi
Un'occasione ghiotta, per i democratici, per rilanciare l'idea di una Raggi telecomandata da Grillo: "È evidente - dice il senatore Pd Raffaele Ranucci - che la Raggi obbedisce al direttorio e non vuole rispondere al Parlamento italiano». E Marcucci aggiunge: «I romani hanno eletto Virginia Raggi, non Beppe Grillo. Aspettiamo dal sindaco di Roma la decisione sulla candidatura di Roma 2024. Perdere la possibilità di avere i giochi olimpici ha dell'incredibile, io spero ancora in una risposta non autolesionistica».
(Fonte Ansanews)
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