Alfano, Grillo: «Francescani al contrario: Fratello ministro, Sorella casta»
La vicenda scoppiata intorno al fratello del ministro Angelino Alfano non poteva lasciare indifferente il Movimento Cinque Stelle, che gli ha subito dedicato un ironico e duro commento sul blog di Beppe Grillo
ROMA - La vicenda scoppiata intorno al fratello del ministro Angelino Alfano non poteva lasciare indifferente il Movimento Cinque Stelle, che gli ha subito dedicato un ironico e duro commento sul blog di Beppe Grillo.«Sono francescani all'incontrario, sono una comunità dove nessuno deve perdere privilegi, sono una grande famiglia dove c'è posto e grano per pochi intimi». Secondo Grillo Alfano e famiglia vivono di soldi pubblici da anni, nonostante il referendum del '93 votato dai cittadini che vieta loro di farlo. Grillo non si ferma: dovrebbero fare gli interessi degli italiani e invece si preoccupano dei loro comodi, dei loro amici e dei loro parenti. «Finchè avranno la possibilità di farlo, lo faranno. Fratello Ministro, Sorella Casta».
Il curriculum
Il leader M5s passa poi in rassegna il curriculum di «Alessandro Antonio Alfano, Fratello del Ministro Angelino». Docente all'Università Sapienza di Roma ancor prima di laurearsi - spiega Grillo -, diventa segretario generale della Camera di commercio di Trapani, costretto a lasciare perchè gli viene contestata la veridicità di alcuni punti inseriti nel curriculum. Viene quindi nominato nel 2013 in Postecom senza concorso, grazie all'intercessione di Raffaele Pizza, l'uomo al centro dell'inchiesta sulla cricca delle nomine, con uno stipendio di 160.000 euro. «Risulta dalle intercettazioni che si sia arrabbiato perchè poteva guadagnarne 170.000 e si sia sentito 'fottuto' nonostante le rassicurazioni di Pizza che 'Diecimila euro magari te li recuperi diversamente'. Come non si sa. Fratello Ministro, Sorella Casta».
Non è un caso isolato
Ma il comico prestato alla politica ricorda che Alfano è solo l'ultimo dei politici con fratelli, sorelle, figli, amici o padri miracolosamente sistemati. «Do you remember la Cancellieri? E il figlio di Lupi? E papà Boschi? E Carrai l'amico di Renzi? E il trota? Ogni ministro tiene famiglia». Grillo ricorda quindi che, se la disoccupazione giovanile in Italia è al 36,9%, la disoccupazione nelle famiglie dei ministri è allo 0%. Ed è forse questo il motivo per cui disprezzano il Reddito di Cittadinanza: «non sanno cosa vuol dire essere in difficoltà e non vogliono cedere un centesimo dei loro stipendi e dei loro privilegi per aiutare dieci milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà».
Dimissioni
Secondo il M5S, dunque, Alfano deve dimettersi, insieme alla Boschi, a Renzi e «tutti gli altri incapaci a governare di questo esecutivo tenuto unito con lo sputo». La loro colpa non sarebbe solo quella di aver pensato «ai loro affari» anzichè all'interesse comune, ma di averlo fatto in questo momento drammatico per il Paese. «E' vilipendio al popolo italiano. La misura è colma e il MoVimento 5 Stelle è pronto a governare. Tic tac, tic tac, tic tac...».
(Fonte Askanews)
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