28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
il 43% dei creditori resta sconosciuto

Roma Capitale, Scozzese: «Dal 2020 il Comune rischia una crisi di liquidità»

La Commissaria straordinaria per il piano di rientro del debito del Comune di Roma, Silvia Scozzese, è stata ascoltata in audizione alla Commissione Bilancio della Camera

Il Campidoglio, Roma.
Il Campidoglio, Roma. Foto: Shutterstock

ROMA - «Il debito complessivo in carico alla Gestione commissariale, pur considerando le problematiche riscontrate nelle quantificazione delle passività, nei piani di rientro del 2008 e del 2010 risulta essere pari a 3 miliardi e 224 milioni di euro per quanto riguarda il debito non finanziario, e a 8 miliardi e 768 milioni di euro per quanto riguarda il debito finanziario, considerato a valori attuali». Lo ha detto la Commissaria straordinaria per il piano di rientro del debito del Comune di Roma Silvia Scozzese, in audizione alla Commissione Bilancio della Camera.

Scozzese: Il Comune di Roma in crisi di liquidità nel 2039
«Se si esclude dal computo del debito finanziario della Gestione Commissariale il contributo atteso dal Mef di 880 milioni di euro, notiamo che il saldo tra entrate e uscite si prospetta negativo fino al 2039. Chiaramente nei primi anni questo scenario di crisi verrebbe attutito dal versamento degli 880 milioni di euro, spostando le difficoltà di liquidità al 2020 e fino al 2035. Da qui in avanti il contributo erogato sarebbe in grado di coprire anche su base annua gli oneri del debito", ha proseguito la Commissaria straordinaria per il piano di rientro del debito del Comune di Roma Silvia Scozzese.

Il 43% dei creditori del debito capitolino resta sconosciuto
Ed ha spiegato: «Ne' i Piani di rientro del debito di Roma capitale finora redatti, ne' il documento di accertamento definitivo del debito sembrano contenere una ricognizione analitica e una rappresentazione esaustiva della situazione finanziaria da risanare antecedente al 2008. D'altronde, come anticipato, attualmente, per il 43% delle posizioni presenti nel sistema informatico del comune di Roma, non è stato individuato direttamente il soggetto creditore»

I dati attuali sono suscettibili di variazioni
«Nel documento informatico relativo ai creditori della Gestione commissariale sono presenti circa 12mila posizioni, per un valore complessivo di 3 miliardi e 224 milioni di euro - ha concluso Scozzese - In particolare, più di 5700 posizioni, per 257 milioni di euro, sono riferibili a creditori esterni alla PA; 1129 posizioni, per un valore di circa 1 miliardo e 20 milioni di euro, sono riferibili a creditori PA; più di 5100 posizioni sono riferibili a procedure non definite, per larga parte relative a procedure espropriative e a contenzioso, per un importo pari a quasi 2 miliardi di euro. Tale cifra, tuttavia, non può essere considerata definitiva e attendibile in quanto il dato, elaborato e ricevuto direttamente dagli uffici del Comune, è stato dagli stessi uffici indicato come meramente indicativo e suscettibile di variazioni».