Roma, 13 indagati per bancarotta fraudolenta ai danni di numerosi enti pubblici
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare l'emissione di un elevato numero di polizze fideiussorie illecite a garanzia di centinaia di milioni di euro e di ricavi illecitamente conseguiti per oltre 17 milioni di euro
ROMA - Dalle prime ore di questa mattina i finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale 13 ordinanze di misure cautelari (3 in carcere, 7 ai domiciliari e 3 obblighi di firma) emesse dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata all'abusivo esercizio dell'attività finanziaria e alla bancarotta fraudolenta. Secondo gli investigatori sono state emesse fideiussioni per centinaia di milioni di euro.
13 indagati per associazione a delinquere
Associazione a delinquere finalizzata all'abusivismo finanziario e bancarotta. Queste le principali accuse per cui è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un gruppo di persone che starebbero dietro ad illecite fideiussioni per centinaia di milioni di euro di capitale garantito. Le attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica e condotte dal Nucleo Valutario, hanno consentito - si spiega in una nota - di individuare ed identificare una strutturata associazione criminale operante su tutto il territorio nazionale nel comparto finanziario del rilascio delle polizze fideiussorie: i promotori di tale organizzazione, attraverso la gestione "occulta" di consorzi di garanzia collettiva dei fidi (non autorizzati all'esercizio di questa attività nei confronti del pubblico) e la strumentale costituzione di molteplici società "veicolo" costituite ad hoc, sono riusciti a drenare ingenti somme di denaro conseguite a fronte delle illecite attività esercitate.
Tra le vittime anche numerosi enti pubblici
E' stato accertato, in particolare, che le citate società erano divenute, nel tempo, referenti principali di numerosi soggetti privati e, soprattutto, di istituzioni pubbliche, di fatto sostituendosi agli intermediari abilitati (come le banche) in quanto, a differenza di questi ultimi, garantivano un'istruttoria più rapida e snella per l'emissione delle polizze proponendosi sul mercato del credito a condizioni economiche sensibilmente più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate. Per questi motivi, numerosi contraenti/beneficiari hanno subito gravi danni economici allorquando si sono trovati di fronte all'impossibilità di escutere la fideiussione sottoscritta. Numerosi, tra l'altro, gli enti pubblici (Ministeri, Regioni, Comuni, Prefetture, Università ed altri enti), che risultano tra le vittime di questo sistema, in quanto principali beneficiari delle garanzie "abusive".
Sono stati sequestrati beni e azioni delle 10 società coinvolte
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare l'emissione di un elevato numero di polizze fideiussorie illecite - in assenza di qualsiasi adeguato fondo per i rischi assunti - a garanzia di centinaia di milioni di euro e di ricavi illecitamente conseguiti per oltre 17 milioni di euro. I premi raccolti venivano - attraverso bonifici per il pagamento di fatture, prelevamenti in contanti e ricariche di carte prepagate - sistematicamente sottratti dalle casse dei Confidi che venivano così lasciati privi dei fondi necessari per le eventuali escussioni delle polizze e, di conseguenza, portati fino allo stato di decozione e alla bancarotta. L'operazione - si aggiunge - ha portato al sequestro preventivo delle quote e e delle azioni di 10 società, tutte riconducibili agli indagati.
(Fonte Askanews)