19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
A Milano la convention dell'eurogruppo Enf

L'asse Salvini-Le Pen per dire «basta» a Bruxelles

Oggi e domani si terrà, a Milano, il convegno della destra europea - o meglio, anti-europea -, chiamata a raccolta da Matteo Salvini. Che, insieme alla Le Pen e agli altri alleati euroscettici, griderà il suo «no» all'attuale «tirannia» europea

MILANO - Giornata campale, per la Lega Nord di Matteo Salvini. Oggi e domani si terrà, a Milano, il convegno della destra europea - o meglio, anti-europea -, chiamata a raccolta dal segretario leghista. Ospite d'onore, colei che, alle ultime elezioni amministrative, ha fatto tremare la Francia: Marine Le Pen. Nella sala del centro congressi della Fiera in piazza Carlo Magno, si riuniranno gli esponenti dell'eurogruppo «Europa delle nazioni e delle libertà»: gruppo nato ufficialmente lo scorso anno, e che riunisce le forze politiche più anti-sistema e anti-europee dello scacchiere politico europeo, da anni in prima linea nella lotta contro l'immigrazione e la moneta unica. Oltre a Le Pen, che ne è il presidente e Salvini, suo vice, ne fanno parte il Pvv olandese dell'islamofobo Geerd Wilders, il Fpo austriaco e il Vlaams Belang belga.

L'eurogruppo
Il Vlaams Belang è la principale forza del nazionalismo fiammingo, che punta alla divisione del Belgio in due separandosi dalla Vallonia. Erede del Vlaams Blok, partito sciolto per violazione della legge belga sulla xenofobia, si caratterizza come formazione radicalmente identitaria e antimmigrazione. L'FPÖ, il Partito della Libertà Austriaco, è un'altra vecchia conoscenza del Carroccio. Il movimento fu portato alla ribalta dal deceduto Jörgh Haider, che tra gli anni '90 e i primi 2000 scioccò il continente con le sue affermazioni dal sapore razzista e antisemita. Il Partito delle Libertà olandese, guidato dall'eccentrico Geert Wilders, è invece una forza più tradizionalmente populista. Posizioni liberali e progressiste in economia e in tema di diritti civili, il partito si caratterizza per una virulenta islamofobia. Dall'Est Europa parteciperanno invece il Partito Romania Unita e il Nuovo Congresso della Destra Polacca. Ospite d'onore della convention, il partito Russia Unita di Vladimir Putin, da sempre ammirato da certa parte della destra italiana. 

L'opportunità della crisi europea
La storia dell'eurogruppo è stata tutta in salita. Dopo il voto del 2014, non riuscirono a rispondere alle richieste del regolamento, che prevede di raccogliere eurodeputati eletti da almeno 7 Paesi membri. Problema oggi risolto con l'arrivo di Michal Marusik e Stanislaw Zoltek, due polacchi del Knp, e della britannica Janice Atkinson, transfuga dall'Ukip di Nigel Farage. Ma lo scorso 16 giugno la creazione di un gruppo autonomo ha oggettivamente rafforzato un'area politica che, in un periodo in cui l'Europa pare sempre più affossata in una crisi senza precedenti, raccoglie di giorno in giorno sempre più sostenitori. Gli scorsi dodici mesi sono stati, per l'Unione europea, particolarmente foschi, con la crisi migratoria, gli attentati terroristi, e la crisi dell'eurozona concretizzatasi nella tragedia greca. E queste vicende - è innegabile - hanno lasciato il segno, e hanno arricchito di argomentazioni i discorsi populisti dei partiti euroscettici.

I temi
Così, i temi della convention saranno quelli di sempre: più potere alle nazioni e meno alla tecnocrazia europea; più sicurezza; stop ai clandestini. Perché la paura del terrorismo e dell'«invasione» straniera (come spesso viene dipinta), i vincoli di bilancio, la disoccupazione giovanile sono tutti aspetti di un tema europeo che - e lo sanno benissimo tanto Renzi quanto i suoi avversari - ha tutte le potenzialità per spostare gli equilibri politici, in Italia come in Europa. A dimostrarlo, la stessa attuale strategia di comunicazione del premier italiano: con i suoi sempre più frequenti e virulenti attacchi all'Unione, il Matteo fiorentino sta cercando di sottrarre il tema «caldo» ai suoi sempre più pericolosi nemici euroscettici. Con il rischio - e questa è l'altra faccia della medaglia - di legittimarli. Il momento storico, insomma, per gli anti-Bruxelles come Salvini e Le Pen, è particolarmente fertile. E a Milano - c'è da scommetterlo - il sempre più folto esercito degli euroscettici giocherà tutti i suoi assi nella manica.