26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
è crisi d'identità per il pd

Comunali, Speranza: «Tocci è un buon candidato per Roma»

Roberto Speranza punto il dito contro il segretario del suo partito - e premier - accusandolo di comprometterne l'identità con l'ingresso di Denis Verdini, e lancia il nome di Walter Tocci come futuro sindaco della Capitale

ROMA - Roberto Speranza prende la parola e interviene nel dibattito sul futuro sindaco di Roma. Non solo, si esprime anche su questioni più controverse e dolorose legate al suo partito e lancia un duro attacco al premier, Matteo Renzi.

Speranza: Tocci sarebbe un buon candidato
Alle primarie per il sindaco di Roma Walter Tocci «sarebbe un buon candidato» secondo Roberto Speranza, che ha rilasciato un'intervista a Corriere Live. «Io spero che da qui al 10 febbraio ci sia almeno un altro candidato autorevole. Ma sempre all'interno del Pd", ripete citando Tocci. Speranza affronta poi le dolorose questioni legate al presente e al futuro del suo partito e non trattiene le critiche.

Se nel Pd entra Verdini, il Pd sparisce
Il futuro di Roma, infatti, non è il solo a preoccupare l'ex capogruppo del Pd alla Camera. Secondo Speranza in vista ci sono ben altri guai: se Denis Verdini dovesse entrare nel Pd il partito non esisterebbe più.  «Non abbiamo bisogno dei voti dei verdiniani, e comunque se Verdini entra nel Pd non c'è più il Pd. Per vincere dobbiamo puntare sul centrosinistra. Verdini - ha spiegato - non ha nulla a che fare con la nostra storia, con la nostra politica, e penso che Renzi farebbe bene a chiarire senza mezzi termini senza fare il gioco delle tre carte. Io penso che non abbiamo neanche bisogno dei voti di Verdini: è molto facile sommare i voti in Parlamento, molto meno sommare quelli degli elettori. È il momento di fermarsi e dire qual è la prospettiva politica. Il Pd deve rimanere il cardine del centro sinistra e non trasformarsi in altro».

Chiedo al premier di fare chiarezza sull'identità del partito
Nonostante questo, non ci sono minacce di scissioni: «Il Pd è la nostra casa e non è in discussione la nostra permanenza nel Pd. Ma segnaliamo che se la prospettiva è il partito della nazione, si commette un errore gravissimo e si condanna il partito all'implosione. Io chiedo a Matteo di fare chiarezza: mettiamo la parola fine a questa storia. Se Verdini entra nel Pd, il Pd è morto». Per l'ex capogruppo «anche il sostegno al governo non va bene, per questo è il momento che Renzi dica la parola fine ad una questione che disorienta tanti dei nostri iscritti e militanti. Questo è uno di quei temi su cui sono molto curioso di conoscere il parere del nostro popolo. Non è il voto di oggi lo spartiacque, ma come presentarci alle prossime politiche: io sono per fare il centrosinistra, e mi batterò per questo, se qualcuno vuole fare il partito della Nazione, lo dica». (Fonte Askanews)