28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
in italia aumenta la povertà assoluta

Istat, aumentano i senzatetto. Sono oltre 50.700

L'indagine è stata condotta in 158 comuni italiani

ROMA - Sono 50.724 le persone senza dimora che, a novembre e dicembre 2014, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna. L'ammontare corrisponde al 2,43 per mille della popolazione, valore in aumento rispetto a tre anni prima quando era il 2,31 per mille (47.648 persone). E' quanto stima l'Istat.

Il 2,43% della popolazione è senza fissa dimora
L'indagine, rende noto l'Istat, è stata condotta in 158 comuni. L'ammontare delle persone senza fissa dimora corrisponde al 2,43 per mille della popolazione regolarmente iscritta presso i comuni considerati dall'indagine. Il collettivo osservato dall'indagine include, sottolinea l'Istat, anche individui non iscritti in anagrafe o residenti in comuni diversi da quelli dove si trovano a gravitare. Circa i due terzi delle persone senza dimora (68,7%) dichiarano di essere iscritte all'anagrafe di un comune italiano, valore che scende al 48,1% tra i cittadini stranieri e raggiunge il 97,2% tra gli italiani. La quota di persone senza dimora che si registra nelle regioni del Nord-Ovest (38%) è del tutto simile a quella stimata nel 2011, così come quella del Centro (23,7%) e delle Isole (9,2%); nel Nord-Est si osserva invece una diminuzione (dal 19,7% al 18%) che si contrappone all'aumento nel Sud (dall'8,7% all'11,1%).

Soprattutto uomini, stranieri e residenti al Sud
Rispetto al 2011, vengono confermate anche le principali caratteristiche delle persone senza dimora: si tratta per lo più di uomini (85,7%), stranieri (58,2%), con meno di 54 anni (75,8%) - anche se, a seguito della diminuzione degli under34 stranieri, l'età media è leggermente aumentata (da 42,1 a 44,0) - o con basso titolo di studio (solo un terzo raggiunge almeno il diploma di scuola media superiore). Cresce rispetto al passato la percentuale di chi vive solo (da 72,9% a 76,5%), a svantaggio di chi vive con un partner o un figlio (dall'8% al 6%); poco più della metà (il 51%) dichiara di non essersi mai sposato. Anche la durata della condizione di senza dimora, rispetto al 2011 si allunga: diminuiscono, dal 28,5% al 17,4%, quanti sono senza dimora da meno di tre mesi (si dimezzano quanti lo sono da meno di 1 mese), mentre aumentano, le quote di chi lo è da più di due anni (dal 27,4% al 41,1%) e di chi lo è da oltre 4 anni (dal 16% sale al 21,4%).

Savino (Fi): L'Italia felice di Renzi non esiste
«Dalla seconda indagine dell'Istat sulla condizione delle persone che vivono in estrema povertà, è emerso che sono in aumento, specie al Sud, le persone senza dimora che, nei due mesi in cui si è svolta l'indagine, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna nei 158 comuni italiani presi a campione. Il 42 per cento sono nostri connazionali, 25 mila italiani costretti a rivolgersi alle associazioni caritatevoli per poter mangiare o dormire sotto un tetto: è una vergogna», sostiene Elvira Savino, deputata pugliese di Forza Italia. «Renzi parla di una Italia felice che non esiste e - aggiunge Savino - tutti i dati lo smentiscono. Mentre il tasso di disoccupazione nell'area Ocse ad ottobre si è attestato al 6,6%, in Italia è quasi il doppio, all'11,5%. La disoccupazione giovanile, sempre in Italia, è salita al 39,8%, mentre a settembre era al 39,4%. Nell'area Ocse, invece, la disoccupazione giovanile è al 13,6%, meno della metà di quella italiana. Fra i maggiori Paesi europei, anche l'Eurostat ha certificato che l'Italia è quello che cresce di meno: mentre nel terzo trimestre del 2015, rispetto allo stesso trimestre del 2014, l'eurozona è cresciuta di 1,6 per cento e l'Europa di 1,9, l'Italia si è fermata a 0,8. Ecco l'Italia col segno più di Renzi e Poletti: più disoccupati e più poveri. Ma niente paura, domani è un altro tweet», conclude Savino. (Fonte Askanews)