28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
i dati sono preoccupanti

Boldrini: «Non bisogna abbassare la guardia contro la violenza sulle donne»

Il piano d'azione varato dal governo è "importante", ma "la battaglia non è vinta"

ROMA - Domani sarà celebrata la giornata contro la violenza sulle donne. La presidente della Camera, laura Boldrini, è intervenuta per ricordare che non bisogna abbassare la guardia su questo drammatico fenomeno, perché i dati in merito non sono affatto rassicuranti.

Boldrini: La battaglia è ancora lunga
Contro la violenza sulle donne non bisogna "abbassare la guardia", il piano d'azione varato dal governo è "importante", ma "la battaglia non è vinta». Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la consegna dei premi per le migliori tesi di laurea magistrale e di dottorato sul tema del contrasto alla violenza contro le donne. Il riconoscimento è andato a Gabriella Taras (prima classificata con una tesi di laurea magistrale dal titolo 'Donne immigrate vittime di violenza', Università di Sassari), e a Cristina Oddone (prima classificata con una tesi di dottorato dal titolo 'Uomini in transito - Etnografia di un centro di ascolto per uomini maltrattanti', Università di Genova).

Il 20% degli uomini reputa normale la violenza dopo un tradimento
«Due mesi fa - ha detto la Boldrini - il Governo ha approvato il Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. E' un passaggio importante e tanto atteso da tante donne in questo paese, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Sono contenta di sentire che c'è più consapevolezza, ma mi permetto di ricordare che c'è stato ultimamente un sondaggio in cui emergono dati preoccupanti». In particolare, ha continuato la presidente citando i dati del sondaggio, «il 20% dei giovani uomini italiani - molti di più della media, che comprende anche i loro padri ed i loro nonni - infatti, reputa normale che un uomo tradito diventi violento. Meno della metà - il 45% - di tutti gli uomini in Italia oggi si pone fermamente dalla parte delle donne, mentre il 35% ritiene che la violenza di genere sia un fenomeno da regolare 'tra le pareti di casa' ed il 20% imputa la responsabilità ai comportamenti delle donne». Dunque, «penso che la strada sia ben lunga, non bisogna abbassare la guardia, abbiamo bisogno di uomini consapevoli, che ci mettano la faccia in questa battaglia culturale». (Fonte Askanews)