25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
L'annuncio dell'avvocato Giosuè Bruno Naso

Mafia Capitale, legale: Carminati parlerà

Per il legale di Massimo Carminati (e di altri due imputati di Mafia Capitale), il maxi processo iniziato il 5 novembre a Piazzale Clodio sarebbe un «processetto» e aggiunge: «C'è una regia facilmente identificabile che vuole tutto questo»

ROMA - «Farò parlare Massimo Carminati, stavolta e' intenzionato a difendersi in modo diverso dal solito perché vuole chiarire un sacco di cose e credetemi... lo farà sicuramente». L'avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore storico dell'ex Nar spiega così l'avvio del processo 'Mafia Capitale'. «Di tutta questa storia a Carminati ha dato particolarmente fastidio il fatto che il suo nome sia stato accostato alle parole 'mafia' e 'droga'. Con la mafia non c'entra proprio nulla e la droga gli fa veramente schifo. E non parliamo delle armi che non sono mai state trovate».

«Dietro il processo c'è una regia»
Rispetto alle sentenze emesse in abbreviato due giorni fa davanti al gup Anna Criscuolo che ha attribuito a un collaboratore di Buzzi l'aggravante di aver agevolato l'associazione mafiosa, Naso ha parlato «di decisione ampiamente attesa, arrivata in forma assolutamente tempestiva. Noi da un anno stiamo aspettando di comparire davanti al tribunale e, guarda il caso, gli immediati verranno celebrati proprio alla vigilia di questa sentenza gup e dell'arresto di alcuni giorni fa della dirigente Eur Spa, Clelia Logorelli, per corruzione. Questo per far capire il clima... Secondo me c'è una regia facilmente identificabile che vuole tutto questo. In aula lo dirò a chiare lettere».

Giudici confermano videoconferenza
Sono state respinte le istanze di nullità dell'ordinanza con cui il tribunale, nei gironi scorsi, aveva di fatto disposto che Riccardo Brugia, Franco Testa e Salvatore Buzzi dovessero seguire il procedimento solamente in collegamento audiovisivo. Così hanno deciso i giudici della X sezione penale nella prima udienza del processo 'Mafia Capitale'. "Parteciperanno in videoconferenza - ha spiegato la presidente Rosanna Ianniello - una modalità che non lede in alcun modo il diritto dell'imputato di partecipare al dibattimento». Il giudice ha confermato che i tre imputati non saranno trasferiti a Rebibbia, come richiesto dai loro legali (Alessandro Diddi per Buzzi, e Bruno Giosué Naso per Brugia e Testa).

Sì riprese e radio, ma no diretta 
«C'è un interesse sociale rilevante alla conoscenza del dibattimento». Con questa motivazione i giudici della X sezione penale ha concesso la ripresa audio e video del processo 'Mafia Capitale'. In particolare il collegio ha chiarito che le televisioni si serviranno dei filmati resi da una sola testata che avrà camere fisse in aula, a Rebibbia, dove si svolgeranno le prossime udienze previste. Solo per alcuni degli imputati, vista la loro esplicita volontà, è stata disposta anche la ripresa in volto. Tra questi Salvatore Buzzi, Luca Odevaine, Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Giovanni Fiscon e Giovanni Di Carlo. «L'importante - ha chiarito il presidente Rosanna Ianniello - è che le riprese non avvengano in diretta, per un sereno svolgimento del processo e una adeguata organizzazione». In «massima parte» aveva ricordato il tribunale i legali dei 46 imputati avevano dato il via libera alla presenza in aula delle televisioni.



(con fonte Askanews)